Chambers – Dal 26 Aprile Su Netflix

Niente accade per caso

Online il trailer della nuova serie tv horror targata Netflix, Chambers.

La serie è creata da Leah Rachel, la produzione esecutiva è curata da Alfonso Gomez Rejon e Leah Rachel. Winnie Kemp, Wolfgang Hammer, Jennifer Yale, e Steve Gaghan sono i produttori.

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Sinossi

Chambers racconta la storia di una giovane donna sopravvissuta ad un infarto e ossessionata dal mistero che circonda il cuore che le è stato donato e le ha salvato la vita. Più si avvicina a scoprire la verità sulla morte improvvisa della sua donatrice, più inizia ad assumere le caratteristiche di quest’ultima, alcune delle quali pericolosamente sinistre.”

 Rachel ha così descritto la serie:

«Ambientata in un mistico paesino New Age in Arizona, Chambers è un horror psicologico che analizza come le persone metabolizzino i traumi in modo differente. Ciò che inizia come una classica storia umana si trasforma alla fine in un racconto molto più strano e complicato di quanto ci si aspettasse.»

Nel cast Uma Thurman (Kill Bill, Pulp Fiction), Tony Goldwyn (Scandal, Insurgent), Sivan Alyra Rose (The Entrada, Running Shadow), Lilliya Reid (Vienna, The Fantomes), Nicholas Galitzine (Share, Handsome Devil, The Watcher In The Woods, The Beat Beneath My Feet and The Changeover), Kyanna Simone Simpson (La vita immortale di Henrietta Lacks, Black Lightning, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick), Lilli Kay (Paterno, Napoli, Brooklyn), Sarah Mezzanotte (Wolves, 6 gradi di separazione, Blame, Blue Bloods, Royal Pains) e Griffin Powell-Arcand.

La Redazione

Comunicato e Materiali Stampa: Netflix Italia

David Di Donatello 2019 – Tutti I Vincitori

Il 27 Marzo si è tenuta a Roma la sessantaquattresima edizione di quelli che possono essere considerati gli “Oscar” del cinema italiano. Trasmessi in diretta su Rai Uno, i David di Donatello sono stati presentati, come nell’edizione precedente, da Carlo Conti.

Tante le personalità non solo italiane ma anche del cinema internazionale, come Alfonso Cuaròn – che con il Miglior Film Straniero ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento per il suo Roma – Tim Burton e Uma Thurman, che ha raccontato la sua esperienza lavorativa con l’iconico regista Quentin Tarantino. Tim Burton ha ricevuto il premio alla carriera, confessando, emozionato, di essere sempre stato un amante del cinema italiano, e citando grandissimi autori come Fellini e Bava. In questi giorni, ricordiamo, il regista si trovava a Roma per promuovere l’attesissimo live action del classico animato Disney Dumbo. 

Tra i film che si sono presentati con il maggior numero di candidature Dogman, Chiamami Col Tuo Nome e Capri Revolution; a trionfare prepotentemente, nemmeno a dirlo, è stato appunto il film diretto da Matteo Garrone (che riceve, tra i tanti, Miglior Film), ma anche Sulla Mia Pelle, con quattro premi portati a casa e un sincero e commosso discorso da parte di Alessandro Borghi (premiato come Miglior Attore Protagonista).

Di seguito tutti i vincitori premiati durante la serata:

 

 Miglior Film Straniero 

Roma – Alfonso Cuarón 

Bohemian Rhapsody – Dexter Fletcher, Bryan Singer

Cold War – Pawel Pawlikowski

Il Filo Nascosto – Paul Thomas Anderson

Tre Manifesti a Ebbing, Missouri – Martin McDonagh

 

Miglior Corto (annunciato precedentemente)

Frontiera – Alessandro Di Gregorio  

 

Miglior Attore Non Protagonista

Massimo Ghini – A Casa Tutti Bene

Edoardo Pesce – Dogman

Valerio Mastandrea – Euforia

Ennio Fantastichini — Fabrizio De André – Principe Libero

Fabrizio Bentivoglio – Loro

 

 Migliore Attrice Non Protagonista

Donatella Finocchiaro — Capri-Revolution

Marina Confalone – Il Vizio Della Speranza

Nicoletta Braschi – Lazzaro Felice 

Kasia Smutniak – Loro

Jasmine Trinca – Sulla Mia Pelle

 

 Miglior Attore Protagonista

Marcello Fonte – Dogman 

Riccardo Scamarcio – Euforia

Luca Marinelli – Fabrizio De André – Principe Libero

Toni Servillo – Loro

Alessandro Borghi – Sulla Mia Pelle

 

Migliore Attrice Protagonista

Marianna Fontana — Capri – Revolution

Pina Turco – Il Vizio Della Speranza

Elena Sofia Ricci – Loro 

Alba Rohrwacher – Troppa Grazia

Anna Foglietta – Un Giorno All’Improvviso

 

 Migliore Sceneggiatura Non Originale

James Ivory, Luca Guadagnino, Walter Fasano – Chiamami Col Tuo Nome

Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì – Ella & John (The Leisure Seeker)

Stefano Mordini, Massimiliano Catoni – Il Testimone Invisibile 

Oscar Ghiotti, Valerio Mastrandrea, Johnny Palomba, Zerocalcare – La Profezia Dell’Armadillo

Nicola Guaglianone, Luca Miniero – Sono Tornato

 

 Migliore Sceneggiatura Originale

Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti – Dogman

Francesca Marciano, Valia Santola, Valeria Golino – Euforia

Fabio e Damiano D’Innocenzo – La Terra Dell’Abbastanza

Alice Rohrwacher – Lazzaro Felice

Alessio Cremonini, Lisa Nur Sultan – Sulla Mia Pelle

 

 Miglior Regista Esordiente (Premio Gian Luigi Rondi)

Luca Facchini – Fabrizio De André – Principe Libero

Simone Spada – Hotel Gagarin

Fabio e Domiziano D’Innocenzo – La Terra Dell’Abbastanza

Valerio Mastrandrea – Ride

Alessio Cremonini – Sulla Mia Pelle 

 

 Miglior Regia

Matteo Garrone – Dogman

Luca Guadagnino – Chiamami Col Tuo Nome

Mario Martone — Capri – Revolution

Valeria Golino – Euforia

Alba Rohrwacher – Lazzaro Felice

 

 Miglior Film

Chiamami Col Tuo Nome – Luca Guadagnino

Dogman – Matteo Garrone

Euforia – Valeria Golino

Lazzaro Felice – Alba Rohrwacher

Sulla Mia Pelle – Alessio Cremonini

Migliore Fotografia

Nicolaj Brüel – Dogman

Michele D’Attanasio – Capri-Revolution

Sayombhu Mukdeeprom – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Paolo Carnera – La terra dell’abbastanza

Hélène Louvart – Lazzaro felice

 

Migliori Musiche

Apparat e Philipp Thimm – Capri-Revolution

Nicola Piovani – A casa tutti bene

Nicola Tescari – Euforia

Lele Marchitelli – Loro

Mokadelic – Sulla mia pelle

Migliore Canzone Originale

Mystery of Love (musica e testo di Sufjan Stevens, interpretata da Sufjan Stevens) – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

L’invenzione di un poeta (musica di Nicola Piovani, testo di Aisha Cerami e Nicola Piovani, interpretata da Tosca) – A casa tutti bene

Araceae (musica di Apparat e Philipp Thimm, testo di Simon Brambell, interpretata dai Apparat) – Capri-Revolution

‘A speranza (musica e testo di Enzo Avitabile, interpretata da Enzo Avitabile) – Il vizio della speranza

‘Na gelosia (musica di Lele Marchitelli, testo di Peppe Servillo, interpretata da Toni Servillo) – Loro

Miglior Scenografia

Dimitri Capuani – Dogman

Giancarlo Muselli – Capri-Revolution

Samuel Deshors – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Emita Frigato – Lazzaro felice

Stefania Cella – Loro

Miglior costumista

Ursula Patzak – Capri-Revolution

Giulia Piersanti – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Massimo Cantini Parrini – Dogman

Loredana Buscemi – Lazzaro felice

Carlo Poggioli – Loro

 

Miglior Trucco

Dalia Colli e Lorenzo Tamburini – Dogman

Alessandro D’Anna – Capri-Revolution

Fernanda Perez – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Maurizio Silvi – Loro

Roberto Pastore – Sulla mia pelle

 

Migliori Acconciature

Aldo Signoretti – Loro

Gaetano Panico – Capri-Revolution

Manolo Garcia – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Daniela Tartari – Dogman

Massimo Gattabrusi – Moschettieri del re – La penultima missione

 

Miglior Montaggio

Marco Spoletini – Dogman

Jacopo Quadri, Natalie Cristiani – Capri-Revolution

Walter Fasano – Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Giogiò Franchini – Euforia

Chiara Vullo – Sulla mia pelle

 

Migliori Effetti Sonori

Dogman

Capri-Revolution

Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name)

Lazzaro felice

Loro

Cristiana Carta

Immagini: Tuttosport

La Casa Di Jack – La Recensione

Sfida Tra Arte e Crudeltà

Stati Uniti, anni ’70. Una donna dai modi alquanto invadenti ferma uno sconosciuto sul ciglio della strada per farsi aiutare con una gomma bucata. Per gli spettatori di oggi, potrebbe essere il citofonato inizio di un qualsiasi film horror. Per quella donna, sarà l’inizio della fine. Per Jack, sarà l’incidente scatenante della sua trasformazione in serial killer.

The House That Jack Built 33 photo by Zentropa-Christian Geisnaes

«Ho chiesto a Lars “Perché hai voluto fare questo film?” e lui mi ha risposto “Perché questo è il personaggio che più mi somiglia”… Solo che, sapete, Lars non uccide le persone».

Matt Dillon, interprete del personaggio titolare dell’ultimo film di Lars von Trier ci presenta così La Casa Di Jack, la chiacchierata pellicola presentata al Festival Di Cannes lo scorso anno.

The House That Jack Built – titolo inglese del film – è una cruda e viscerale rappresentazione non solo della psiche umana nel suo peggior stato, ma anche della incessante ricerca di un artista incompreso e insoddisfatto, che tenta di raggiungere un inarrivabile capolavoro nell’unico modo per lui concepibile: deostruendo l’umanità stessa.

The House That Jack Built 26 photo by Zentropa-Christian Geisnaes

«Jack è uno psicopatico. Non ha nessuna empatia, e questo lo porta ad essere ancora più pericoloso ed inquietante. […] Per quanto il film si concentri sulle uccisioni, credo che riguardi principalmente un artista fallito. E questo fallimento deriva proprio dalla sua mancanza di empatia» sostiene Dillon.

Jack racconta – un po’ a sé stesso, un po’ a un misterioso Virgilio (Bruno Ganz) – le tappe principali del suo “percorso artistico”, evidenziando cinque episodi che, secondo lui, sono stati fondamentali nel suo sviluppo.

A volte frutto del momento, a volte attentamente pianificati, i sanguinosi delitti di Jack servono uno scopo ben preciso: perpetrare l’arte, nutrire il suo ego. Dimostrare a quell’ingegnere che voleva essere architetto che può diventarlo, se vuole. Quella casa che progettava da anni, che aveva sempre voluto costruire, può davvero essere realizzata.

The House That Jack Built 21 photo by Zentropa-Christian Geisnaes

Uno dopo l’altro, assistiamo dunque agli efferati omicidi di cui Jack si rende colpevole, ognuno prova delle diaboliche macchinazioni di cui può essere capace l’essere umano nei suoi momenti più bui, e ognuno sintomo di ciò che accade ogni giorno, da qualche parte nel mondo.

«Jack è anche un misantropo, secondo me. Vede il mondo con un estremo cinismo. Non credo che sia necessariamente il punto di vista di Lars, ma lo instilla comunque in Jack, come parte del dibattito con Virgilio. Nel film si viene a creare una sequenza davvero interessante, anche per via della natura particolarmente grafica e macabra della violenza rappresentata; questo dimostra chiaramente come Jack voglia essere notato, come voglia essere catturato. […] Ad un certo punto lui confessa i suoi crimini, ma non viene creduto, nonostante stia dicendo la verità. Così lui va avanti, e continua a fare ciò che fa sempre».

The House That Jack Built 09 photo by Zentropa-Christian Geisnaes

E riguardo alla violenza nel film – che, a dirla tutta, non differisce più di tanto da quello che abbiamo visto in molte altre occasioni sui vari schermi – sia il pubblico meno incline alla visione di scene particolarmente forti, sia quello più prono all’integrità dell’opera, sarà probabilmente lieto di sapere che verranno distribuite due versioni della pellicola qui in Italia: una tagliata (e doppiata), ed una versione estesa (in lingua originale), entrambe però vietate ai minori di 18 anni.

Una volta costruita, La Casa Di Jack si presenta – figurativamente parlando – come una lunga e feroce disquisizione tra arte e crudeltà, sogni impossibili e realtà fin troppo concrete, ambientata nella mente contorta di un serial killer che ha ormai abbandonato ogni parvenza di decenza per dar spazio ad un impossibile perfezionismo.

Distribuito da Videa, La Casa Di Jack è al cinema dal 28 Febbraio.

Laura Silvestri

Info

Titolo Originale: The House That Jack Built

Durata: 152'

Data Di Uscita: 28 Febbraio 2019

Regia: Lars von Trier

Con: 

Matt Dillon, Bruno Ganz,

Uma Thurman, Shioban Fallon Hogan, 

Riley Keough, Sofie Gråbøl

Distribuzione: Videa