The Batman – La Recensione: nel segno del Pipistrello

Robert Pattinson veste i panni dell’Uomo Pipistrello nel suo secondo anno di attività come vigilante mascherato nella Gotham fredda, cupa e corrotta di Matt Reeves, dove un grande pericolo è in agguato.

Com’è torbida, la Gotham di The Batman. Com’è asfissiante l’aria che si respira tra quegli edifici in stile gotico le cui ombre nascondoo l’ombra per eccellenza, quella del giustiziere mascherato noto come Batman.

Un Batman ancora alle prime armi, acerbo, ma che ha già fatto esperienza non solo di quanto dura possa essere la realtà (persino da privilegiato come può essere per un Wayne), ma anche di quanto incredibilmente complicato possa essere il cercare di renderla migliore, di liberare dall’oscurità le strade di una città avvolta in essa.

Una realtà che sentiamo vicina, guardando la pellicola diretta da Matt Reeves, terribilmente vicina. Vuoi per gli inevitabili parallelismi socio-politici, che si potrebberò sì applicare in ogni epoca nella sua essenza, ma che nelle modalità ritroviamo somiglianze e richiami anche e soprattutto alla nostra, a un’attualità che prende sempre più le fattezze di fantasia, ma una fantasia tutt’altro che ideale; vuoi per l’umanità e la crudeltà con cui si ritrova ad avere a che fare il protagonista, un Robert Pattinson che abita alla perfezione il Bruce Wayne e ancor più il Cavaliere Oscuro dei nostri tempi.

Perché con questo Batman Reeves mette d’accordo Nolan e Snyder, ma allo stesso tempo si allontana da loro – anche se ancor di più si allontana dagli altri predecessori -, per offrirci qualcosa di inedito al cinema. Riscrive un racconto che tanto prende dai fumetti, ma che altrettanto rielabora, proprio come promesso, in chiave più realistica, psicologica. Scaviamo a fondo nello stato mentale di un villain terrificante nella sua deviata scaltrezza, l’Enigmista di Paul Dano, e in quello della sua controparte, un Batman tormentato dal passato e spaventato da ciò che potrebbe accadere nel presente e in futuro se la città dovesse sprofondare ancor più nel buio.

Niente supervillain e supereroi per The Batman, perché ci pensano già gli essere umani “ordinari” a tenere banco: c’è l’incorruttibile Detective Gordon (Jeffrey Wright), che ripone la sua fiducia nel Pipipistrello per raddrizzare le storture morali di Gotham; troviamo il sempre fedele Alfred di Andy Serkis, che come da manuale fa del benestare dei Wayne la sua più grande e anzi unica priorità (e che per certi versi ricorda non poco quello mostrato nella serie tv Pennyworth); abbiamo un’ammaliante Selina Kyle (Zoë Karvitz) sulla strada per diventare Catwoman, ma che ancora la Catwoman che tutti conosciamo non è, e che proprio come il nostro protagonista dovrà “crescere nella pelle” che ha scelto di abitare.

E poi ancora il Pinguino di Colin Farrell, il Carmine Falcone di John Turturro… Tutti i personaggi in The Batman hanno il proprio spazio ricavato a puntino, e se per alcuni potrebbe sembrarvi di aver visto poco nonostante le quasi tre ore di durata (2 e 55 per la precisione), ricordatevi che c’è ancora tanto da scoprire in futuro, come lo stesso Reeves mette bene in chiaro nel corso della pellicola.

Ci sarebbe ancora tanto da dire su The Batman… Su come con inquadrature studiate e suggestive sfumature (solo elogi per il lavoro di Greig Fraser, il direttore della fotografia) Reeves sia riuscito a portare sullo schermo un fedele ritratto di un uomo e di una città complicati, difficili da caratterizzare senza scadere in uno o l’altro estremo (e qui è d’obbligo menzionare anche lo sceneggiatore Peter Craig) ; su come sia una detective story, un thriller noir a tenere lo spettatore incollato alla sedia (soprattutto per i più grandi) e di come esplosioni e combattimenti siano parte integrante del tutto, ma non l’attrattiva principale; su come una colonna sonora che oscilla tra i Nirvana, Schubert e Michael Giacchino faccia da perfetto accompagnamento alle gesta dei suoi personaggi, che si tratti delle più plateali o dei momenti più intimi.

Ce ne sarebbero, sì, di cose da dire su questa nuova iterazione cinematografica di uno degli eroi più celebri del mondo dei fumetti DC. Si potrebbe continuare ad analizzare questo o quell’aspetto, si potrebbe star qui a discutere della caratterizzazione dei personaggi, delle motivazioni delle loro azioni… Si potrebbe iniziare a teorizzare su quel che vedremo nei sequel – perché dopo una pellicola così, e una chiusa del genere, non può non essere ufficializzata una sua continuazione, anche in più parti (la forma della trilogia è quella di cui si parla da tempo, d’altronde) -.

Ma come inteso anche da una campagna promozionale che in fin dei conti non ha rivelato poi molto del film, maggiormente volta a darci un’idea, un sentimento generale di ciò che ci avrebbe accolto in sala, c’è solo una cosa da fare adesso: recarsi al cinema e godersi l’ultimo film nel segno del Pipistrello.

The Batman arriverà nelle sale italiane il 3 marzo 2022.

Laura Silvestri

Info

Titolo Originale: The Batman 

Durata: 175'

Data D'Uscita: 03 marzo 2022

Regia: Matt Reeves

Con: 

Robert Pattinson, Zoë Kravitz,
Jeffrey Wright, Andy Serkis, 
Paul Dano, Colin Farrell,
Peter Sarsgaard, John Turturro

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Materiali Stampa: Warner Bros. Italia 

Dumbo – La Recensione

Una piuma per volar

Primo ‘900. Il Circo Itinerante dei Fratelli Medici incanta i suoi spettatori città dopo città, con numeri e attrazioni di tutti i tipi e per tutti i gusti. Ma le difficoltà non mancano, al contrario dei fondi necessari per andare avanti, e il proprietario, Max Medici (Danny DeVito), è costretto  ad agire di conseguenza. Per questo il Capitano Holt Farrier (Colin Farrell), di ritorno dalla guerra, sarà costretto ad occuparsi non più dei cavalli – venduti al miglior offerente -, ma degli elefanti. Assieme ai figli Milly (Nico Parker) e Joe (Finley Hobbins) si ritroverà ad allevare e proteggere il piccolo Dumbo, neonato elefantino dalle orecchie sorprendente grandi, caratteristica che lo ostracizzerà prima, e renderà poi oggetto del desiderio del crudele imprenditore V. A. Vandevere (Michael Keaton).

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È facile immaginare come, per la maggior parte degli spettatori dal 41′ in poi, Dumbo sia stata una pietra miliare della propria infanzia. Quel film d’animazione di “soli” 64 minuti  era appena il quarto classico Disney (come lo avremmo imparato a conoscere dopo), ma faceva già presagire un posto di rilievo nel cuore di ogni bambino.

La storia non era delle più allegre – anche se la missione di consegna del pargolo da parte della cicogna e la scena in cui l’elefantino e il suo unico amico, Timothy Q. Mouse, si ubriacavano davano un certo senso di comic relief –, ma forse è anche per questo che è rimasta così impressa nella memoria delle generazioni a venire.

Nel 2019, seguendo anche la nuova tradizione – accolta con maggiore o minore entusiasmo a seconda – del trasformare i propri lungometraggi animati in live-action, la Disney affida a Tim Burton il compito di espandere e rendere più reale possibile la storia del piccolo Dumbo.

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Così, tra attori in carne e ossa e cgi, il circo prende vita, e con esso tutta la sua magia. Perché anche se non dotato di una spiccata sensazionalità, il Dumbo di Burton riesce a far provare le stesse emozioni – e a far rivivere gli stessi traumi – del classico animato, aggiungendovi anche l’elemento famigliare (al di fuori del legame dell’elefantino con la madre) grazie all’inserimento dei Farrier e degli altri membri del circo, qui molto più rilevanti.

Nonostante l’incolore lascito del Capitano Holt e della trapezista Colette Marchant (interpretata dalla maestosa Eva Green, che qui avrebbe meritato molto più risalto), i piccoli Farrier e il Signor Medici – e, aggiungeremmo, l’incantatore di serpenti Parmesh (Roshan Seth) – rappresentano il plus valore umano della pellicola, e sono i protagonisti, oltre all’elefantino, di alcuni dei momenti più toccanti.

Anche Michael Keaton convince nel ruolo del perfido (ma decisamente stereotipato) Vandevere, e la sua entrata in scena è in grado di donare maggior ritmo e dinamicità all’intreccio.

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Visivamente, sono principalmente le sequenze iniziali e l’estetica di Dreamland a mostrare una più fedele aderenza alla filosofia del regista, oltre al trucco e parrucco dei personaggi, mentre sul piano sonoro ritroviamo ancora una volta Danny Elfman al timone.

Potrà forse mancare di originalità nel plot e mostrare un inaspettato classicismo – almeno per Burton – nell’esecuzione, ma per quanto ci riguarda, questo nuovo Dumbo ha comunque toccato le corde giuste.

E immancabilmente, proprio come al cucciolo d’elefante, ci è bastata semplice piuma per volare indietro con i ricordi, e su per il cielo blu.

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Dumbo è al cinema dal 28 Marzo

Laura Silvestri

Info


Titolo Originale: Dumbo


Durata: 112'

Data di Uscita: 28 Marzo

Regia: Tim Burton

Con:

Colin Farrell, Eva Green, 

Danny DeVito, Michael Keaton,

Nico Parker, Finley Hobbins


Distribuzione: Walt Disney Entertainment



Dumbo – Il Nuovo Trailer e Il Poster Ufficiale Del Live-Action Disney

Online il nuovo trailer e il poster ufficiale del live-action Dumbo, diretto da Tim Burton.

Il remake targato Disney sarà nelle sale dal 28 marzo.

La sinossi ufficiale:

“Holt, un tempo una star del circo, trova un mondo diverso ad attenderlo al suo ritorno dalla guerra. 

Il proprietario del circo, Max Medici, lo ingaggia per prendersi cura di un cucciolo d’elefante malvisto nell’ambiente per via delle orecchie dalla dimensione irregolare. 

Ma quando i figli di Holt scoprono che l’elefante è in grado di volare, l’imprenditore V.A. Vandemere e l’artista Colette Marchant prendono in mano la situazione allo scopo di rendere il piccolo pachiderma una star.”

Nel cast Colin Farell, Eva Green, Michel Keaton e Danny DeVito.

Laura Silvestri

Widows – Eredità Criminale — La Recensione

Siamo sole. 

 

Un gruppo di donne rimaste vedove si riunisce per compiere il colpo che potrà saldare i debiti contratti dai loro mariti, morti durante una rapina finita male.

Widows – Eredità Criminale, presentato in anteprima al TIFF 2018 e in uscita il 15 Novembre in Italia, è un heist movie tratto dall’omonima serie TV inglese, andata in onda negli anni ’80.

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Siamo a Chicago, città in cui i colpi di proiettile sono il metronomo delle sirene della polizia e delle sgommate di auto. Dopo la morte del marito Harry (Liam Neeson), Veronica Rawlins (Viola Davis) riceve una visita da Jamal Manning (Brian Tyree Henry), candidato per l’assessorato di un rione della città. Manning la informa che la somma di denaro, frutto del colpo in cui Harry e i suoi tre complici hanno perso la vita, gli è stata sottratta, intimandole di ritrovarlo e restituirglielo entro una settimana.

Veronica, entrata in possesso dei piani di una rapina programmata in precedenza dal marito, contatterà le altre due vedove, Alice (Elizabeth Debicki) e Linda (Michelle Rodriguez), proponendo loro di mettere a segno il colpo.  Le tre donne, affiancate da un’aggiunta dell’ultimo momento, Belle (Cynthia Erivo), si troveranno dinnanzi a qualcosa di estremamente pericoloso, e che non rientra nella loro quotidianità, ovvero diventare a tutti gli effetti delle criminali. Ma ciò che potrebbero perdere questa volta è ben più prezioso: la loro dignità di donne, madri e mogli… o meglio, vedove.

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Steve McQueen torna in gran forma dopo il successo di 12 Anni Schiavo, che gli è valso il Premio Oscar come “Miglior Film” nel 2013.  Come nel caso del film appena citato, i lunghi piani sequenza, accompagnati in sottofondo dalla colonna sonora di Hans Zimmer, riescono perfettamente a conferire drammaticità alle espressioni dei personaggi.

 I dialoghi di Widows sono essenziali e ricchi di contenuti; con molta intelligenza – e ironia – , la sceneggiatura di McQueen porta sullo schermo temi che hanno macchiato d’inchiostro le pagine dei rotocalchi americani negli ultimi anni: la diffusione e il commercio d’armi, la violenza sulle persone di colore ad opera della polizia e quella nei confronti delle donne. In questo caso, la questione del female power trova una svolta dai toni revenge nel personaggio oppresso interpretato da Elizabeth Debicki, che regala una performance magistrale e meritevole di attenzione.

In un periodo in cui stanno spopolando film e serie TV del genere heist, accomunati dalla centralità delle donne all’interno della storia – basti pensare a Tokyo e Nairobi de La Casa di Carta, o alle otto ladre riunite per compiere “il colpo” al MET nel più recente Ocean’s 8, – Windows merita la sua occasione. McQueen confeziona infatti una pellicola dalla trama molto articolata, ricca di colpi di scena e dettagli che potrebbero sfuggire anche allo spettatore più attento.

Il miglior modo di godere appieno di questo film sarebbe accomodarsi in sala e lasciare che il ticchettio dell’orologio ci accompagni verso la fine del countdown.

Lucrezia Roviello

 

Info

Titolo: Windows 

Regia: Steve McQueen

Durata: 128’

Con: Viola Davis, Elizabeth Debicki, Michelle Rodriguez, 
Cynthia Erivo, Liam Neeson,Colin Farrell, 
Daniel Kaluuya, Brian Tyree Henry

Data di uscita: 15 novembre

Distribuzione: 20th Century Fox

Dumbo – Online Il Primo Teaser Trailer Ufficiale

È stato ufficialmente rilasciato online il teaser trailer del live-action di Dumbo diretto da Tim Burton.

Il remake targato Disney sarà nelle sale da marzo 2019.

La sinossi ufficiale:

“Holt, un tempo una star del circo, trova un mondo diverso ad attenderlo al suo ritorno dalla guerra.

Il proprietario del circo, Max Medici, lo ingaggia per prendersi cura di un cucciolo d’elefante malvisto nell’ambiente per via delle orecchie dalla dimensione irregolare.

Ma quando i figli di Holt scoprono che l’elefante è in grado di volare, l’imprenditore V.A. Vandemere e l’artista Colette Marchant prendono in mano la situazione allo scopo di rendere il piccolo pachiderma una star.”

Nel cast Colin Farell, Eva Green, Michel Keaton e Danny DeVito.

Laura Silvestri