Black Mirror – La Quinta Stagione Disponibile Dal 5 Giugno Su Netflix

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NON DITE CHE NON VI AVEVAMO AVVISATO…

RIVELATI I TITOLI E I TRAILER DEI NUOVI EPISODI DI 

BLACK MIRROR 5

Da mercoledì 5 giugno. Solo su Netflix 

 

Nella nuova stagione di Black Mirror tre storie completamente inedite dalla mente del creatore Charlie Brooker, con Annabel Jones nel ruolo di produttrice.

 

SMITHEREENS

“Un tassista al centro dell’attenzione in una giornata che diventa rapidamente incontrollabile”.

Cast: Andrew Scott, Damson Idris, Topher Grace

 

 

RACHEL, JACK AND ASHLEY, TOO

“Una teenager si sente molto sola e desidera ardentemente conoscere la sua cantante preferita – la cui affascinante vita non è così rosea come appare…”

Cast: Miley Cyrus, Angourie Rice, Madison Davenport

 

 

STRIKING VIPERS

https://www.youtube.com/watch?v=UNgNQyE_l6U

“Due amiche del college che si erano allontanate si riuniscono in un momento diverso della propria vita, innescando una serie di eventi che potrebbero alterare la loro vita per sempre”.

Cast: Anthony Mackie, Yahya Abdul-Mateen II, Nicole Beharie, Pom Klementieff, Ludi Lin

 

Black Mirror è una serie antologica che attinge al disagio collettivo nei confronti del mondo moderno. Ogni episodio è una storia a sé, provocatoria e carica di suspense, su temi che riguardano la tecno-paranoia contemporanea. Senza ombra di dubbio, la tecnologia ha trasformato tutti gli aspetti della nostra vita. In ogni abitazione, su ogni scrivania, in ogni mano c’è uno schermo al plasma, un monitor o uno smartphone: uno specchio nero, un “black mirror” su cui si riflette la nostra esistenza nel XXI secolo. La serie è creata e scritta da Charlie Brooker, mentre lo stesso Brooker e Annabel Jones ne sono i produttori esecutivi.

La quinta stagione di Black Mirror sarà disponibile dal 5 Giugno su Netflix.

La Redazione

Comunicato e materiali stampa: Netflix Italia

Aquaman – La Recensione

Un Nuovo Re, Una Vecchia Storia

Dall’unione tra la Regina di Atlantide e un umano della terraferma nasce Arthur Curry, colui che, alla scomparsa della madre, sarebbe destinato a divenire Re di Atlantide in quanto primogenito, e a portare la pace tra i due popoli in quanto appartenente ad entrambi i mondi. Eppure sul trono di Atlantide siede suo fratello Orm, e il popolo del mare sembra essere entrato in guerra con quello della Terra. Arthur – conosciuto ormai dalla gente come Aquaman – con l’aiuto di Mera – Principessa di Xebel – dovrà trovare il modo di porre fine al conflitto, e ristabilire la pace nei due regni.

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L’anno nuovo verrà inaugurato in casa DC/Warner Bros. con l’uscita nelle sale di Aquaman, il lungometraggio dedicato al Re di Atlantide – interpretato qui da Jason Momoa -, già visto sul grande schermo in occasione del team-up di supereroi DC dello scorso anno, Justice League.

In Justice League, i contatti di Arthur con Atlantide erano ancora scarsi, salvo un paio di sue comparsate “in fondo al mar” per indagare e successivamente tentare di sventare gli attacchi di Steppenwolf.

Anche sulla terra la sua doppia identità come Aquaman non era stata ancora del tutto affermata – nonostante non si tirasse indietro nei momenti di necessità -, o, almeno, non all’inizio del film.

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In Aquaman assistiamo invece non soltanto alla crescita della sua fama da eroe in superficie, ma anche al suo riavvicinamento con il popolo marino. “Reclutato” da Mera (una splendida Amber Heard) e Volk (Willem Dafoe) per porre fine alla sete di potere e ai piani disfattisti del fratello Orm (Patrick Wilson), Arthur dovrà mettere da parte i suoi pregiudizi nei confronti di coloro che incolpa per avergli portato via la madre, e cercare di diventare l’uomo, il Re, l’Eroe di cui il popolo del mare e quello della terraferma hanno bisogno.

Tramite una quest improntata su un doppio livello, universale – la ricerca del Tridente di Re Atlan, il cui possesso lo legittimerebbe come Re di Atlantide – e personale – la ricerca del sé, come prevede il classico “viaggio dell’eroe” -, James Wan mette su le basi per un origin movie dal grande potenziale, ma che purtroppo non viene propriamente raggiunto in fase di realizzazione.

Aquaman soffre di un’ambizione forse troppo ardita, che invece di trovare remunerazione per il coraggio di aver osato, riceve una condanna per aver osato troppo. Condanna però giusta, perché la pellicola risulta esagerata sotto ogni aspetto: dall’invadentissima CGI – era logico che in un tale contesto venisse usata in grande misura, ma che non che non ne mantenesse una -, ai dialoghi eccessivamente palesi e on the nose – viene chiaramente violato il principio «Show, Don’t Tell!» -, alle strane scelte registiche, o anche in fatto di acconciature – la parrucca della Regina Atlanna (Nicole Kidman) e i capelli di Vulko e Re Nereus (Dolph Lundgren) sono un qualcosa di inguardabile, mentre è stato fatto un ottimo lavoro con il personaggio di Mera -.

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I villain, poi, non colpiscono e non affondano – perdonateci il gioco di parole -, né nel caso del fratello geloso Orm – il quale soffre anche del paragone con la sua controparte Marveliana, Loki, che può certamente vantare di una assai più abile costruzione cinematografica -, né nel caso di Black Manta (Yahya Abdul-Mateen II), che riesce ad essere persino meno memorabile di Steppenwolf – forse non per la povera Sicilia, ma per gli spettatori sicuramente -.

È più che naturale, allora, sfociare nel kitsch e nel trash, e non riuscire a trovare un’impronta stilistica definita, macchiandosi invece di una confusione generale che possiede, tristemente, poche qualità redentive.

Tra queste, sono assolutamente da segnalare i personaggi di Arthur e Mera, che trovano in Momoa e nella Heard degli interpreti perfetti, con un’ottima chimica, e con delle interessanti dinamiche da sviluppare – ci si augura – in futuro; alcune ambientazioni, in particolare quelle delle scene in Sicilia – e non lo diciamo per orgoglio nazionale, ma perché offrono realmente una tanto agognata dose di genuinità alla pellicola -; e alcune battute e momenti che riescono ad entusiasmare anche il pubblico più (non a torto) critico.

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Aquaman si rivela dunque essere un concentrato poco ben amalgamato di elementi che, se gestiti diversamente, avrebbero potuto rappresentare la carta vincente del film, mentre nello stato attuale ne costituiscono, purtroppo, il proverbiale tallone d’Achille – si fa per dire -.

Si ripete dunque la storia dei cinecomic DC che potevano essere, ma che invece non sono. Con l’unica eccezione di Wonder Woman – e lungi da noi conoscere i motivi per cui non ne è stato preso l’esempio -, il DCEU sembra non avere ancora trovato una sua direzione.

Ma visti gli ingenti incassi che sta già realizzando il film di Wan, forte dell’hype creatosi attorno ad esso, dubitiamo che in casa Warner Bros. venga a mancare lo spirito delle feste.

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Aquaman arriverà nei mari – e nelle sale – d’Italia dal 1 Gennaio 2019.

Laura Silvestri

Info 



Titolo Originale: Aquaman



Durata: 143'



Data di Uscita: 1 Gennaio 2019



Regia: James Wan



Con: 


Jason Momoa, Amber Heard, 


Willem Dafoe, Nicole Kidman, 


Patrick Wilson, Dolph Lundgren, 


Temuera Morrison, Yahya Abdul-Mateen II,
Kekoa Kekumano



Distribuzione: Warner Bros. Italia