Natale A 5 Stelle – La Recensione

(Non) Chiamatelo Cinepanettone.

Il Presidente del consiglio italiano si trova in Ungheria per una visita ufficiale con tutta la sua delegazione. Convinto di poter passare tranquillamente del tempo in albergo con l’amante (un’onorevole del partito di opposizione), si troverà invece in una situazione problematica: il cadavere di un uomo aggrappato alla finestra romperà infatti l’idillio. Sarà per tutti una giornata lunga e imprevedibile. 

 NataleAl5Stelle_VERTICAL_FINAL_RGB_PRE

Eccolo qui. Il fatidico momento è arrivato. Puntuale come il grosso brufolo sul naso che spunta prima di un evento importante, come le telefonate nei momenti meno opportuni, il consueto cinepanettone dall’anima tutta italiana ha fatto anche quest’anno la sua comparsa. La cosa quantomeno interessante, è che questa volta pare trattarsi di una produzione Netflix, che poco a poco sta esternando decisioni sempre più controverse, rendendo difficile capire quale direzione – se mai ce ne fosse una precisa –  stia imboccando il colosso del binge watching.

Il presupposto della storia, tratta da una commedia di Ray Cooney, è molto semplice: poco prima di natale, il presidente del consiglio (Massimo Ghini) si reca in visita ufficiale a Budapest, con a seguito la delegazione di rappresentanza. Fin dai primi minuti ci è chiaro che i personaggi scimmiottati sono un riflesso di quelli che effettivamente popolano la nostra politica contemporanea: riconosciamo i vari riferimenti a “Matteo” (Salvini, già che c’erano anche Renzi), “Gigi” (Di Maio); ancora prima, un riferimento lo ritroviamo nel titolo, per quanto ironicamente la fazione che ingombra di più la narrazione è quella leghista. Il premier si sistema nella sua bellissima suite extra lusso, e scopriamo – neanche a dirlo – la sua tresca con una bella e giovane politica, esponente dell’opposizione (Martina Stella). 

9C3A0138_R

Come in ogni farsa, equivoci dopo equivoci sono dietro l’angolo: prima ancora di arrivare al dunque si accorgono che, coperto dai tendaggi, dalla finestra sembra penzolare il corpo di un uomo senza vita. Tra le reazioni improbabili dei due amanti – per non parlare dell’indiscreta comparsa del cameriere, interpretato da Biagio Izzo-, ad essere messo in mezzo è il povero assistente del Presidente (Ricky Memphis), un nostalgico comunista che si accontenta di seguire il presunto “nuovo che avanza” e vive ancora con la madre; ovviamente il suo compito è quello di far sparire il corpo nella maniera più discreta possibile. In una escalation di complicazioni non poteva mancare l’arrivo in albergo dei rispettivi coniugi.

Si sprecano le citazioni a fatti e congetture di cui la cronaca italiana è pregna, ma paradossalmente niente di tutto ciò che ci appare davanti ha un minimo collegamento effettivo con la realtà; per dirla meglio, in un’Italia contemporanea già di per sé inquietantemente macchiettistica, questa commedia ci presenta dei personaggi che sono quasi una grottesca parodia della nostra tristemente concreta “parodia”.

9C3A0065_R

 Ma soffermiamoci un attimo sulle due figure femminili principali, la giovane onorevole e la moglie del premier. La prima ci viene mostrata per la maggior parte del film in biancheria intima – occhiali da vista inclusi, perché fanno tanto intellettuale -; ci accorgiamo che l’intenzione è di suggerire un suo lato sensibile e umano, ma è quanto mai poco credibile. La seconda è la tipica donna comune, un’insegnante a cui poco si addice il ruolo di first lady; è annoiata dall’ambiente politico e basta poco per far emergere la sua voglia di liberarsi. Basta essere un attimo coscienti di quello che sta accadendo in questi giorni a livello sociale per capire che personaggi del genere sono discutibili da qualsiasi punto di vista, e non c’è attenuante comedy che tenga.

La conferenza stampa – con presenti cast, regista e sceneggiatore – si è aperta rivolgendo un doveroso pensiero verso Bertolucci e Fantastichini, venuti a mancare di recente, ma soprattutto verso Carlo Vanzina, pilastro dei famigerati film natalizi all’italiana insieme al fratello Enrico. L’argomento tirato in ballo più spesso è ovviamente la politica: «Non si è mai parlato tanto di politica in Italia come in questo 2018». In un certo senso, questo potrebbe però essere visto come sintomo di una deteriorante tendenza nostrana a concepire le dinamiche politiche con la stessa leggerezza riservata, appunto, ad una gag comica.

DSCF0270_R

È anche emerso il fatto che, curiosamente, proprio Netflix ha premuto perché la vicenda avesse come cornice proprio quella natalizia – il titolo di partenza scartato era Week-end a cinque stelle)-.

Insomma, andata anche questa, e archiviato anche questo non-cinepanettone, non ci resta che vedere cos’altro ci riserverà la nostra piattaforma streaming di fiducia nell’anno che verrà.

Cristiana Carta

 

INFO

Titolo: Natale a 5 stelle

Regia: Marco Risi

Durata: 95’

Con: 
Massimo Ghini, Ricky Memphis, 

Martina Stella, Paola Minaccioni, 

Massimo Ciavarro, Andrea Osvart, 

Riccardo Rossi, Biagio Izzo, Ralph Palka

Data di uscita: 7 Dicembre 2018

Distribuzione: Netflix

ROMA – Il Film Di Cuarón Arriva Su Netflix e Al Cinema

https://youtu.be/N301OcHYtSU

ROMA, il film vincitore del Leone D’Oro a Venezia 75 sta per arrivare su Netflix e al cinema, inizialmente solo in pochi esercizi selezionati, ora accompagnato da un’espansione del numero di sale negli Stati Uniti e nei mercati internazionali. Nel complesso, il film sarà distribuito nelle sale di oltre 30 paesi in tutto il mondo.

Come da comunicato, ROMA avrà un’uscita esclusiva in un numero limitato di sale nelle città di Los Angeles, New York e in Messico dal 21 novembre. Altre uscite cinematografiche nelle città americane, a Toronto e Londra seguiranno il 29 novembre insieme ad altri importanti mercati e territori internazionali, che continueranno ad aggiungersi a partire dal 5 dicembre. Il film sarà distribuito a livello mondiale su Netflix il 14 Dicembre.

unnamed-2.jpg

Di seguito la sinossi ufficiale:

“Il progetto ad oggi più personale del regista e sceneggiatore premio Oscar Alfonso Cuarón (Gravity, I Figli degli uomini, Y Tu Mama Tambien), ROMA segue le vicende di Cleo (Yalitza Aparicio), una giovane collaboratrice domestica di una famiglia della classe media che vive nel quartiere di Roma a Città del Messico. Con un’artistica lettera d’amore alle donne che lo hanno cresciuto, Cuarón attinge alla propria infanzia per creare un vivido ed emozionante ritratto di conflitto domestico e gerarchia sociale nel pieno delle turbolenze politiche degli anni ’70. Il primo progetto di Cuarón dal rivoluzionario Gravity (2013).”

#Netflix #ROMACuaron

Materiali Stampa: Studio Lucherini Pignatelli

Laura Silvestri

La Ballata Di Buster Scruggs – Dal 16 Novembre su Netflix

Sarà disponibile su Netflix dal 16 Novembre La Ballata Di Buster Scruggs di Joel e Ethan Coen, antologia western presentata in anteprima al Festival di Cinema di Venezia e vincitrice del premio per la miglior sceneggiatura.

Nel cast del film anche Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson, Zoe Kazan, Tom Waits, Bill Heck, Harry Melling, Clancy Brown, Brendan Gleeson.

Di seguito potete trovare poster e immagini promozionali del film.

 

Materiale Stampa: Studio Lucherini Pignatelli

 

Laura Silvestri

Henry Cavill Lascia L’Universo Cinematografico DC

Henry Cavill non vestirà più i panni di Superman, almeno per ora.

La notizia arriva dopo il fallimento delle trattative riguardanti un cameo dell’attore nel prossimo film DC, Shazam, e dopo la conferma del suo coinvolgimento nella nuova serie targata Netflix The Witcher.

Proprio quest’ultimo sarebbe stato facilitato dalla sua uscita dall’Universo Cinematografico DC.

In casa Warner intanto si concentrano gli sforzi sulla pellicola dedicata all’altra kryptoniana, Supergirl, e si vocifera un futuro “reset” per quanto riguarda i cinecomics in generale.

Laura Silvestri

To All The Boys I’ve Loved Before – Dalla Pagina Allo Schermo

Dal 17 Agosto è finalmente disponibile su Netflix il film To All The Boys I’ve Loved Before (in Italiano Tutte Le Volte Che Ho Scritto Ti Amo), adattamento del primo libro della trilogia Young Adult di Jenny Han.

Lara Jean Song ha un segreto: conserva lettere d’amore in una scatola, una per ogni ragazzo per cui ha avuto una cotta – incluso il fidanzato di Margot, sua sorella maggiore-.  Le lettere sono il suo rifugio personale e, oltre a lei, nessuno è conoscenza della loro esistenza… Finché un giorno non vengono misteriosamente recapitate ai destinatari.

Qualche anno fa, girando su Goodreads, mi capitò sotto gli occhi un libro dal titolo insolitamente lungo. Incuriosita, lessi la trama, e ricordo che la prima che cosa che pensai fu: «Con la mia sfiga, strano che non sia capitato anche a me qualcosa di simile». Certo, la sottoscritta è figlia unica, quindi le dinamiche sarebbero state decisamente diverse, ma la situazione iniziale suonava davvero come una di quelle tipiche assurdità che rendono la vita da liceale estremamente imbarazzante interessante.

Insomma, la premessa di To All The Boys I’ve Loved Before – con la sua combo di clichè awkward main character + fake relationship – sembrava l’ideale per passare una serata all’insegna della leggerezza e del divertimento.

Ed effettivamente, in un paio d’ore, Lara Jean, Peter K. e gli altri personaggi creati dalla Han sono riusciti a diventare parte di un immaginario così vivido, che sembrava si stesse davvero parlando di persone realmente esistenti.

La situazione familiare di Lara Jean, il rapporto con le sorelle, con gli amici e gli altri compagni (qualcuno ha detto PETER KAVINSKY?), il suo modo di affrontare la realtà… Tutti ingredienti attentamente dosati e miscelati per una ricetta da manuale, in grado di fornire al lettore una full immersion nella vita dei Covey – Song, e a facilitarne l’immedesimazione con la protagonista.

Le citazioni alla cultura pop e il linguaggio spedito, ma non affrettato, si dimostrano un’ottimo veicolo sia per le scene ad alta dose di “mielosità”, che per quelle più drammatiche, e rendono la lettura appassionante e scorrevole.

Ovviamente, il pensiero di un possibile adattamento cinematografico si innesta quasi immediatamente nella mente dei lettori… Ma per lungo tempo tutto ciò è rimasto, per l’appunto, solo un pensiero.

Oggi invece, grazie alla piattaforma di streaming Netflix, possiamo finalmente vedere questi personaggi prendere vita in una rom-com di quelle che non ti aspetti divenga una delle tue preferite, ma che – tra un cupcake e una battuta su John Hughes – ti ruberà il cuore, proprio come farà Noah/Peter K.

Perché se già nel libro ci eravamo tutte inevitabilmente prese una cotta per Mr Kavinsky, nonostante i suoi momenti da remarkable a**hole, nella controparte “su celluloide” sarà ancora più difficile resistergli. Sarà forse anche merito dell’aurea di adorabilità che si porta dietro Noah Centineo? Molto, molto probabile.

Passando alle sorelle Song, Lana Condor sembra essere perfettamente a suo agio nei panni di Lara Jean, aggiungendo quel tocco di freschezza e autenticità alla buffa ragazzina dall’aria sognante che ci aspettavamo di vedere.

È inoltre piacevole notare come la sceneggiatura abbia reso Kitty (Anna Cathcart) molto più benevola e amichevole nei confronti di Lara Jean, e che le sia stato dedicato il giusto screen-time – forse anche un po’ a discapito di Margot (Janel Parrish), che nel cartaceo occupa molto più spazio-.

Destino simile a quello di Margot ha avuto Josh (Israel Broussard), rimasto sfortunatamente vittima di un minutaggio tiranno che riduce al minimo indispensabile le sue interazioni con la protagonista, e che ci depriva di alcuni dei momenti più carini del libro (penso che tutti avremmo adorato vedere la scena di Halloween).

Molte sono comunque le scene memorabili, ed è facile immaginare come alcune di queste siano già divenute un instant classic del genere; come Lara Jean che si butta dalla finestra accompagnando il tutto con non troppo entusiasti  “Ouch”, o come la mid-credit scene, che apre la strada a un sempre più probabile sequel (ricordiamo, già esistente in cartaceo, P.S. I Still Love You, secondo libro della trilogia).

Se quindi avete un paio d’ore a disposizione (anche meno, in realtà), collegate il vostro account di Netflix, e premete su play: le lettere sono state inviate.

Laura Silvestri

Info

Titolo Originale: To All The Boys I've Loved Before

Durata: 99'

Regia: Susan Johnson

Con: Lana condor, Noah Centineo, Janel Parrish, Anna Cathcart, John Corbett, Israel Broussard, Jordan Burtchett

Data di Uscita: 17 Agosto

Distribuzione: Netflix