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Il Mondo Magico È Tornato
Il Mago Oscuro Grindelwald riesce a fuggire dalla prigionia e riprende la sua crociata contro gli esseri non magici, riunendo tutti i maghi purosangue fedeli alla causa. Newt e gli altri dovranno impedire che ciò accada, e nel frattempo, tentare di salvare Creedence dalle grinfie del perfido stregone.
Dalle casse risuonano le note familiari della colonna sonora di James Newton Howard, sullo schermo appare il logo Warner. Bros. e… ci siamo.
Ancora una volta facciamo ritorno in quel mondo pieno di magia, incantesimi e misteriose creature che, prima con la saga del bambino sopravvissuto Harry Potter, e ora con le avventure del magizoologo Newt Scamander, ci ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, e che sta facendo lo stesso con le nuove generazioni.
Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald è il secondo capitolo della saga prequel spin-off di Harry Potter, e con tutti i suoi pregi e difetti, si dimostra un’altra solida aggiunta a quello che ormai siamo soliti indicare come Wizarding World.
Sarebbe forse il caso di togliersi subito il dente dolente, come si suol dire, e iniziare da ciò che non va in questa seconda pellicola della serie, diretta da David Yates – già al timone del primo film, Animali Fantastici E Dove Trovarli, e degli ultimi quattro film della saga madre – e scritta dalla stessa J. K. Rowling.
Già dalle prime scene iniziano a sorgere spontanee delle domande, che continuano a moltiplicarsi durante il film, e non trovano risposta giunti a conclusione di esso. Tutto normale, si potrebbe pensare. Eppure molte di esse – se escludiamo quelle relative a determinate scelte registiche, come le peculiari inquadrature iniziali – hanno a che fare con un elemento imprescindibile, seppur estremamente ostico, degli universi transmediali: la continuità.
Senza rovinarvi il piacere di scervellarvi sul come e perché di questi dubbi, ci riserviamo il diritto di rimanere leggermente perplessi da alcune scelte di sceneggiatura, che non sembrano incastrarsi perfettamente nella logica e nella cronologia seguite finora.
Detto questo, ci sarebbe da fare un piccolo appunto sulla caratterizzazione dei personaggi.
Se infatti abbiamo avuto l’estremo piacere di vedere dedicato ampio spazio al giovane Silente di un perfetto Jude Law (e interpretato nella sua versione ancora più giovane da Toby Regbo) e al suo rapporto con il magnetico Grindelwald di Johnny Depp (Jamie Campbell Bower in età adolescenziale), troviamo che a quest’ultimo, tutto sommato, sia stato attribuito un peso non necessariamente controbilanciato dai suoi presunti atti. Se con Voldemort il terrore che esso suscitava faceva accapponare la pelle al solo sentirlo nominare, in questo caso sembra più un dato di fatto da tenere costantemente in considerazione “perché è così”, e non per ciò che effettivamente vediamo e sentiamo. Probabilmente, nella prima istanza un grande contributo era dato dall’impressionabilità dovuta all’età dei lettori e degli spettatori – e forse anche l’avere una effettiva e duratura controparte cartacea ne aumentava la solennità – ma siamo convinti che al Mago Oscuro che aveva terrorizzato il mondo prima di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e ai suoi crimini – come da titolo, dopotutto -, si sarebbe potuto dare una maggiore incisività.
Dal lato dei “buoni”, qualche considerazione sarebbe da fare sulle sorelle Goldstein e il loro approfondimento caratteriale in questo secondo capitolo: è comprensibile che lo spazio a disposizione per portare avanti tutti questi elementi fosse poco, ma avremmo gradito forse uno sviluppo più coerente per Queenie, e un appiglio – uno qualunque – che avesse potuto rendere meno arduo sopportare Tina.
Per essere uno dei lead character assieme a Newt (a seguire nella gerarchia troviamo Queenie e Jacob), è decisamente poco quello a cui ammontano le sue azioni e la sua presenza alla fine del film, così come ci vengono date poche ragioni per considerarla almeno in parte indispensabile come fa lo stesso Newt.
Passando a pensieri più felici, Theseus – interpretato da Callum Turner -, assieme al già citato Giovane Silente, è probabilmente la migliore aggiunta del sequel. Bellissime ed estremamente significative le scene con Newt, così come quelle con Leta (Zoë Kravitz) e i due fratelli, simbolo di un legame che, seppur abbastanza approfondito qui, si spera verrà comunque mostrato più nel dettaglio in futuro.
Dei vivi complimenti vanno poi elargiti nei confronti dei costumisti: è impossibile non notare l’accuratezza e la raffinatezza dei costumi di scena – davvero vien voglia di andare su Amazon e cercare le riproduzioni dei vari cappotti mostrati… E che dire delle divise di un tempo? – come anche la loro funzione di simbiosi e contrasto, a livello visivo, con i toni cupi delle scenografie.
E tra inseguimenti, misteri e complotti, i titolari Animali Fantastici sono forse qui meno protagonisti che in precedenza, ma hanno comunque i loro momenti per brillare e ammaliare il pubblico.
Se dovessimo misurare in percentuali la riuscita di Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald, gioverebbe forse una seconda visione per poter essere del tutto imparziali. Ma per fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista, ce ne è bastata una – così come ci è bastata una semplice inquadratura di un certo castello – per sentirci comunque a casa (anche se un tantino spaesati in certi momenti) proprio come ci aveva promesso Zia Row.
Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald sarà al cinema dal 15 Novembre 2018, e in anteprima nazionale il 14.
Laura Silvestri
Info Titolo: Fantastic Beasts - The Crimes Of Grindelwald Durata: 134' Data Di Uscita: 15 Novembre 2018 Regia: David Yates Con:Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Jude Law, Johnny Depp, Callum Turner, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Claudia Kim, Zoë Kravitz Distribuzione: Warner Bros.