I Fratelli Sisters – Nel vecchio West con il Blu-Ray del Film

I Fratelli Sisters

“È il 1851, e Charlie ed Eli Sisters (Joaquin Phoenix e John C. Reilly) sono due fratelli e assassini, cresciuti in un mondo selvaggio e ostile. Hanno le mani sporche di sangue: sangue di criminali, sangue di vittime innocenti… Sono dei pistoleri, e quella è l’unica vita che conoscono. Il più anziano dei due, l’introspettivo Eli (Reilly) continua ad uccidere su commissione insieme al fratello più giovane, ma sogna una vita normale. Il più giovane dei due, Charlie (Phoenix) che è un grande bevitore, ha preso entusiasta il controllo del duo nell’esecuzione dei cruenti mandati. Ciascuno di loro mette però in discussione il metodo dell’altro e la loro vita è un continuo battibecco.

Durante un viaggio nei territori del Nord Ovest, i fratelli Sisters giugnono sulle montagne dell’Oregon, poi in un pericoloso bordello nella piccola città di Mayfield e, infine, nella California della febbre dell’oro. Il viaggio metterà a dura prova il legame tra i due fratelli basato sulla loro attività omicida, ma potrebbe anche trasformarsi nell’occasione per riscoprire ciò che resta della loro umanità?”

Presentato alla settantacinquesima edizione della Mostra del Cinema Di Venezia e vincitore del Leone d’argento per la Miglior Regia, I Fratelli Sisters arriva finalmente in edizione Home Video.

Prima pellicola in lingua inglese per il regista francese Jacques Audiard, I Fratelli Sisters mette insieme un cast principale di enorme talento (Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal, Riz Ahmed) per raccontare la storia di due fratelli nel vecchio west, ma non nel modo in cui vi aspettereste.

Nell’edizione blu-ray del film (1080i/p HD Widescreen 2.35:1, DTS HD Master Dolby Audio), il cui menù principale è disponibile in 5 lingue (Inglese, Italiano, Ungherese, Polacco e Rumeno), troviamo, oltre al lungometraggio – della durata di 122 minuti circa, con traccia audio in Inglese, Italiano, Ungherese e Polacco e sottotitoli in Inglese, Italiano, Ungherese, Polacco e Rumeno – tre segmenti ascrivibili ai contenuti speciali.

21301454202854576166

Q&A con Jacques Audiard e Jake Gyllenhaal

Nella sessione di domande e risposte, il regista spiega come è avvenuto l’approccio con il libro di Patrick DeWitt, da cui è tratto il film, mentre Gyllenhaal, che sembrerebbe aver “rincorso” Audiard per parecchio tempo per riuscire ad avere un ruolo in uno dei suoi film, racconta come ha ottenuto la parte di Morris in un aneddoto davvero divertente.

I due passano poi a parlare di scelte e tecniche e creative atte ad ottenere il massimo dell’autenticità, senza però inficiare la riuscita artistica del film, dei valori e dei sentimenti con cui la pellicola è stata realizzata e che cerca di trasmettere, e di come ci si sente a lavorare a un progetto del genere.

Interviene poi il pubblico, che indaga maggiormente sulla caratterizzazione dei personaggi e le dinamiche tra loro, così come sulla direzione presa da Audiard nella stesura della sceneggiatura, e le sue intenzioni riguardo al finale.

Per Sempre Fratelli

La seconda featurette riguarda il rapporto tra i due personaggi principali, Eli (Reilly) e Charlie (Phoenix) e ne esplora i retroscena.

Ricercato Vivo o Morto

L’ultimo dei contenuti extra è una carrellata di scene che ci offre una panoramica di quello che vedremo nel film.

The Sisters Brothers

La Redazione

Info

Titolo Originale: The Sisters Brothers

Data di Uscita HV: 28 agosto 2019

Durata:122'

 Regia: Jacques Audiard 

Con: 

Joaquin Phoenix, John C. Reilly, 

Jake Gyllenhaal, Riz Ahmed  

Distribuzione: 

Universal Pictures Home Entertainment Italia

Joker – Il Teaser Trailer E Il Poster Del Film

Online il teaser trailer e il poster ufficiale di Joker, il film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix.

La pellicola distribuita da Warner Bros. è in uscita il 3 ottobre nelle sale italiane.

Nel cast, oltre a Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Frances Conroy, Brian Tyree Henry,  e Brett Cullen, mentre tra i produttori figura anche Bradley Cooper.

Joker è incentrato sulla figura dell’iconico villain ed è una storia originale a sé stante, mai apparsa sul grande schermo. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck (Phoenix), un uomo ignorato dalla società, non è soltanto uno studio crudo del personaggio, ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.

Laura Silvestri

Materiali Stampa: Warner Bros. Italia

Riproposta – L’Intervista Esclusiva A Joaquin Phoenix

joaquin-Phoenix

In occasione della recente conferma di Joaquin Phoenix nel ruolo di Joker nell’omonimo film in produzione in casa DC, riproponiamo la nostra intervista all’attore, originariamente pubblicata su DassCineMag nel mese di maggio.

—————————————————————————————————————————————–

Joaquin Phoenix – La Hollywood Dal Cuore D’Oro

Non capita tutti i giorni che un attore hollywoodiano conceda interviste esclusive su sua esplicita richiesta a dei giovani aspiranti giornalisti di cinema. Eppure, è esattamente ciò che è successo a noi. Vi raccontiamo come è andata.

La scorsa settimana, l’attore tre volte candidato al Premio Oscar Joaquin Phoenix è atterrato nella capitale per presentare il suo nuovo film, A Beautiful Day: You Were Never Really Here, basato sull’omonimo libro, e tra le pellicole in concorso alla 70ª edizione del Festival di Cannes.

Il giorno precedente la conferenza stampa, Phoenix e la sua compagna, la bella Rooney Mara, si aggiravano tranquillamente per il centro di Roma, ed è lì che chi scrive questo articolo, assieme ai colleghi Matteo Marescalco (Diario di un Cinefilo) e Mara Siviero (My Red Carpet) li ha incontrati.

Con un’aria estremamente rilassata e serena, Phoenix si è mostrato fin da subito disponibile e amichevole nei nostri confronti, intavolando una piacevole conversazione, e coinvolgendo anche Rooney per delle foto ricordo.

WhatsApp Image 2018-04-28 at 09.40.22

Ma noi che pensavamo di esser già stati abbastanza fortunati ad aver incontrato due delle più apprezzate star del panorama hollywoodiano e averci potuto scambiare qualche parola, non avevamo idea di quello sarebbe successo di lì a poche ore.

Il giorno successivo, verso ora di pranzo, arriva una telefonata da parte dell’ufficio stampa incaricato della promozione del film: Joaquin si era ricordato di noi, e aveva chiesto di rintracciarci per poter continuare la chiacchierata della sera prima e concederci un’intervista in esclusiva.

Stupiti ed esterrefatti, fatichiamo a credere a quello che ci viene detto, ma ci incamminiamo e ci rechiamo sul luogo dell’appuntamento, dove veniamo accolti dagli addetti stampa, ancora più spiazzati di noi dall’accaduto.

Dopo un po’, ecco arrivare il “gigante buono” Phoenix, che ci saluta con un sorriso a trentadue denti, entusiasta che l’ufficio stampa sia riuscito a trovarci, e lasciandoci possibilmente ancora più di stucco.

A quanto pare, è rimasto piacevolmente colpito dalla nostra passione e voglia di fare, e ha deciso di supportare i nostri sogni a modo suo.

E allora tutti in giardino, e via alle danze.

the-joker

Di seguito, l’intervista realizzata e tradotta da noi.

In quanto personaggio pubblico, non deve essere facile trovare un equilibrio tra l’icona e la persona. Come riesci a conciliare le due cose?

Quando lavoro, lavoro.  La mia vita in quel momento è del tutto incentrata su quello. Faccio tutto in sua funzione, è l’unica cosa a cui penso.  Le persone con cui lavoro diventano i miei amici. Ma quando sono a casa, sono a casa: porto fuori il cane, gli do da mangiare, faccio le pulizie, mi reimmergo del tutto nella vita quotidiana. Adoro fare film, per me è qualcosa di davvero importante, ma altrettanto lo sono la mia vita privata e i miei cari. Bisogna apprezzare ciò che si ha. A volte credo ci sia il pericolo di mettere il lavoro per primo, e dimenticarsi del resto. È’ quello che mi pare accada a molti attori navigati, che però poi iniziano a vederla come una mera professione e niente più. Ho sempre il timore che possa accadere anche a me, perciò cerco sempre di bilanciare le due anime, quella professionale e quella personale.

Tutti hanno un eroe, chi è il tuo?

Probabilmente mia madre. È una donna incredibile, e quello che fa è fantastico. Ha 74 anni, e viaggia per il mondo per la sua organizzazione. È davvero una persona eccezionale, e cerco sempre di seguirne l’esempio.

Qual è il tuo rapporto con la musica, visti anche i film da te interpretati (Walk The Line, I’m Still Here…)? Suoni qualche strumento?

Ho imparato a suonare la chitarra per Walk The Line, ma è parecchio che non suono. È buffo, ci stavo pensando l’altro giorno: non so se è perché sto invecchiando, ma mi sono rattristato un po’ pensando che quando ero giovane, avrei comprato un cd con i miei amici, mi sarei seduto lì con loro, e lo avremmo ascoltato tutti insieme, per tutta la sua durata. Ogni singola canzone. Adesso mi rendo conto di ascoltare meno musica, e quando lo faccio, ho questa sensazione che mi fa dire “Ah si! Diamine, adoro la musica!”, ma è un sentimento così diverso rispetto ad allora. Prima non era così semplice procurarsi della musica: all’epoca venivi a sapere che sarebbe uscito il nuovo cd dei Public Enemy, ma dovevi aspettare mesi per averlo; e quando usciva, ti precipitavi letteralmente al negozio di dischi. Io adoro la musica, e tutti i miei fratelli sono musicisti: mia sorella Rain ha diversi gruppi, è una cantante; mia sorella Liberty ha una band… Non riesco a ricordare il loro nome al momento, ma fino a ieri hanno suonato e il loro show ha fatto sold-out; mia sorella Summer è una pianista. Anche io adoravo cantare per strada, quando ero un ragazzino. La musica ha sempre avuto un ruolo di grande rilievo nella mia vita.

jp3640

Qual è il tuo cantante preferito?

Beh, che dire… credo proprio che sia John Lennon. Ma adoro anche Bowie. Ho ascoltato certe cose di recente…

E che ci dici delle band anni ’90, non so, i Backstreet Boys? 

Ehm, c’è una canzone che effettivamente è un po’ impossibile non farsi piacere…

‘Cause I waaaant it that way?

Anche quella, a dire il vero! Però ecco, il pop è divertente, ma in determinati contesti. Ma quando ascolto questo genere, non è che mi tocchi nel profondo, o mi colpisca davvero emotivamente. Però è anche bello divertirsi, ogni tanto, e uscirsene con “Backstreet’s back, alright!”

Nei film di James Gray (We Own The Night, Two Lovers e The immigrant) è come se fossi un fantasma, con tanti tormenti interiori. Come avete lavorato per ottenere questo effetto?

James è un tipo molto preciso, fa molta attenzione ai dettagli e a quello che possono rivelare sui personaggi e sulle loro esperienze. Spesso si metteva a suonare sul set per creare una certa sintonia, in modo tale che l’ambiente influenzasse positivamente l’interpretazione. È qualcosa a cui tiene molto, e che io stesso ho potuto constatare essere efficace.

Come scegli i tuoi ruoli? 

Onestamente, non so davvero. È molto istintivo. Un po’ come quando ci si innamora: sai quando non sei con qualcuno, e ti immagini come possa essere invece? E poi incontri una persona e pensi “È proprio quello che cercavo!” Ma a volte è questo sentimento che non riesci a comprendere, e che accade cosi velocemente! É così che va. Quando non sto girando, e penso a cosa vorrei fare, si viene a creare questo desiderio. Così quando ricevo una sceneggiatura, se è quella giusta, se c’è chimica, succede e basta.

C’è un ruolo nello specifico che ti piacerebbe interpretare, un giorno?

Mmmh a dire il vero, non ho un ruolo dei sogni. E di quelli che ho interpretato, mi hanno tutti colpito in modo diverso. Ce ne sono alcuni, però, di cui ho ricordi più vividi per via dell’esperienza in sé, come girare on Philip Seymour Hoffman o Paul Thomas Anderson. Decisamente alcuni tra i momenti più significativi della mia carriera, anche perché sono molto legato a loro, e non posso non ripensare a quei momenti con grande trasporto.

Il viaggio è più importante della meta?

Beh, di certo può essere più interessante!

97975ab178c17a62791d53821dcd940b

Hai un film preferito?

Ah, non saprei! Sai, ho visto Doctor Strangelove un sacco di volte, anche The Godfather, Raging Bull, Step Brothers… Ci sono quei film che, in un qualche modo, anche se li ho visti e rivisti, se capitano in tv, mi metto comunque a guardarli, perché non so dirgli di no. Ci sono film di alcuni registi, come Paul, che non puoi non vedere e rivedere. E quella è la cosa più bella: quando un film ti lascia con una sensazione tale da voler sempre ritornare in quel mondo. E quando li rivedi, provi sempre nuove sensazioni.  A volte un film che vedi da bambino lo percepisci in un modo, mentre da adulto ci sviluppi un rapporto completamente differente. Ed è così bello che un film possa darti tutte queste emozioni.

Alla fine di questo incontro surreale, salutiamo e ringraziamo Joaquin per la sua gentilezza e generosità, e torniamo a casa ancora sognanti e con la riprova che, nonostante quel che si dica in giro, Hollywood non è tutta divi impossibili e business, ma ha ancora un cuore d’oro che batte forte nel petto.

Laura Silvestri

L’intervista è stata realizzata e tradotta da Laura Silvestri, Matteo Marescalco e Mara Siviero.