Hunter Killer: Caccia Negli Abissi – La Recensione

Sei mai stato su un Hunter Killer?

In una contemporaneità non specificatamente definita, la terribile minaccia di una incombente Terza Guerra Mondiale porta Joe Glass, Capitano di un Hunter Killer (sofisticato sottomarino americano) e il suo equipaggio a sventare un colpo di stato nazionalista in Russia, sfidando la sorte negli abissi del Mar Glaciale Artico…

Tratta dal romanzo di G. Wallace e D. Keith uscito nel 2012, Hunter Killer – Caccia Negli Abissi è una storia che deve affrontare il fragilissimo equilibrio tra Usa e Russia, mai assestato del tutto; si parla di responsabilità, di scelte che vanno ad inglobare il destino dei rapporti tra le potenze mondiali e della popolazione tutta; si mettono in luce alcune dinamiche pericolose proprie di una realtà che ha sulle spalle il peso della Guerra Fredda, con tutte le sue conseguenze.

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Ci troviamo davanti ad un vero e proprio intrigo internazionale, in cui tutto è giocato su tre diversi “scenari operativi”: la sala all’interno del Pentagono, da cui l’ammiraglio Donnegan (Gary Oldman) dirige l’intera operazione, la base nemica da cui verrà prelevato il Presidente russo, e il sottomarino fulcro dell’intera struttura narrativa. I passaggi da uno scenario all’altro controllano abbastanza bene la tensione, trascinando la storia verso una parte finale che sprigiona un angst dalle sfumature catastrofiche (e claustrofobiche); peccato si sfoci in una risoluzione, a essere sinceri, davvero troppo facile e scontata.

Il ritmo e i dialoghi seguono un po’ lo strascico di un certo cinema action-thriller degli anni ’90, senza purtroppo avere quello sprint in più che male non avrebbe fatto.

Il lavoro registico compie il suo dovere, ma è tutt’altro che brillante, pur trovando qualche scelta visiva che sicuramente non lascia indifferenti (il merito in parte se lo prende anche un’ambientazione artica suggestiva). Ci sono dei frammenti di attimo in cui si trascende dal susseguirsi dei fatti e quasi ci si immerge negli abissi insieme al sottomarino.

Anche il setting militare/claustrofobico all’interno di un sottomarino da guerra è decisamente abusato, però il film riesce nel riprodurre con accuratezza, e in qualche modo nel dare un’autenticità, una definizione, a questo spazio, e alle dinamiche all’interno e al di fuori di esso.

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Gli attori cardine di tutto il film sono indiscutibilmente Gerard Butler e Gary Oldman. Butler nei panni del Capitano Joe Glass è credibilissimo, con la giusta dose di magnetismo; il suo è un personaggio che con carisma e sangue freddo prende in mano la situazione, senza mai un’esitazione. Quello di Oldman è un tasto dolente, in quanto l’Ammiraglio Charles Donnegan è un personaggio che ha dalla sua la razionalità ma è molto poco incisivo; cosa dire, se non che quando si ha un attore (finalmente!) premio Oscar del genere è anche necessario saperlo sfruttare al meglio?

In sostanza, un film che ha certamente i suoi difetti, ma godibile, con buon impatto visivo e un discreto, anche se poco coraggioso, sviluppo narrativo.

Cristiana Carta

 

 

Info

 
Titolo: Hunter Killer

 
Regia: Donovan Marsh

 
Durata: 121’


Con: Gerard Butler, Gary Oldman, Common, Linda Cardellini, Toby Stephens

 
Data di uscita: 8 Novembre

 
Distribuzione: Eagle Pictures

 

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