Ben Is Back – La Recensione

Wow. Avete ancora paura di me.

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È la mattina del 24 dicembre, e i Burns si stanno preparando per trascorrere le festività.

Tutto sembra essere tranquillo, finché il giovane Ben Burns (Lucas Hedges) torna a casa per passare il Natale con la sua famiglia, dopo essere uscito dalla comunità a cui si era rivolto per disintossicarsi.

Sua madre, Holly (Julia Roberts), sulle prime è emozionata per il ritorno del figlio ed è fiduciosa nei suoi progressi, ma lo scetticismo di sua figlia Ivy (Kathryn Newton) e la premura del suo compagno Neal (Courtney B. Vance) la mettono in guardia, ricordandole che in passato Ben è stato una minaccia non solo per sé, ma anche per la sua famiglia.

Holly decide di far restare suo figlio, ma ad una condizione: che si lasci sorvegliare da lei stessa per le 24 ore successive.

Tuttavia, Ben non è tornato solamente nella casa di famiglia, ma anche tra i fantasmi che ha nascosto in soffitta, tra quelle colpe e in quella realtà criminale da cui era scappato.

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Ben is Back è diretto da Peter Hedges, sceneggiatore e regista di Schegge di Aprile co-sceneggiatore di About A Boy. Anche in questo caso, come in quello dell’ultima opera citata, Hedges ha analizzato la relazione tra famiglia e dipendenza basandosi su vicende autobiografiche in cui si sono verificati degli episodi di assuefazione all’alcool e alle droghe. 

La famiglia Burns è duplice: se da una parte c’è un polo positivo, rappresentato dalla tolleranza di Neal e della felicità dei due figli che ha avuto da Holly, Lacey e Liam, dall’altra c’è la negatività della sofferenza nelle lacrime della stessa Holly, di Ben e di Ivy – emblematica è la catartica scena in cui quest’ultima canta Oh Holy Night -.

Non è difficile entrare in empatia con Holly e Ben, così come non è facile uscirne una volta fuori dalla sala: l’ansia e le paranoie di Holly sono le stesse che prova anche il pubblico, e il solo pensare ai pericoli in cui potrebbe incappare Ben, terrorizza lui e gli spettatori in egual modo.

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I fiati, i bassi, le poche note al piano della colonna sonora di Dickon Hinchcliffe (Un Gelido Inverno, Locke) e la fotografia fredda di Stuart Bryburgh (Lezioni di Piano, I Sogni Segreti di Walter Mitty, The Gifted – il Dono del Talento) fanno sì che il gelo della Vigilia rispecchi quello che, in quel giorno, porta con sé Ben tornando a casa.

I dialoghi talvolta si silenziano davanti agli sguardi carichi di rabbia fra la Roberts e Hedges, lasciano spazio ai gesti che li avvicinano e alle braccia tese che li tengono lontani l’uno dall’altra, smuovendo visceralmente chi li osserva, amplificando il dubbio su chi, fra madre e figlio, stia cercando di proteggere l’altro.

Ben is Back è un film commovente, che riesce a rendere credibile un espediente inflazionato come quello del “non-mostrare” al fine di creare la suspense – e fidatevi, ci sono moltissime cose che vi sfuggiranno ad una prima visione -. È un film che rivela senza filtri la mostruosa realtà delle dipendenze e il modo in cui viene vissuta sia da chi ne è vittima, sia da chi è al suo fianco e cerca di proteggerlo.

In conclusione, due sono le cose certe: una è che Ben is Back non è facile da metabolizzare, l’altra è che merita di essere visto.

Poster

Prodotto da Black Bears Pictures, 30West e Color Force, il film è stato presentato al Toronto International Film Festival e alla Festa Del Cinema Di Roma, e uscirà nelle sale italiane il 20 dicembre, distribuito dalla Notorious Pictures.

Lucrezia Roviello

Info

Titolo Originale: Ben Is Back

Durata: 103'

Data di Uscita: 20 Dicembre 2018

Regia: Peter Hedges

Con: 

Lucas Hedges, Julia Roberts, 

Kathryn Newton, Courtney B. Vance

Distribuzione: Notorious Pictures

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