Animali Fantastici: I Segreti di Silente – La Recensione

Si torna ancora una volta a Hogwarts a respirare magia e avventura, ma ci facciamo anche un bel viaggetto in giro per il mondo con il terzo capitolo della saga prequel, Animali Fantastici: I Segreti di Silente. Voi avete già attivato la vostra Passaporta?

Dopo tanto penare, tra una vicissutidine e l’altra, tra una pandemia qui e un recasting lì, finalmente il terzo film di Animali Fantastici ha visto la luce… E il necessario e auspicabile buio della sala non appena il mondo esterno si oscura, e sullo schermo arriva quello di fantasia.

Ma l’attesa è valsa la pena, si staranno probabilmente chiedendo tutti? Animali Fantastici: I Segreti di Silente ci restituisce la magia di cui avevamo tanta nostalgia? È difficile dare una risposta secca, tendente all’uno o all’altro estremo, ma andiamo per gradi.

Il terzo capitolo delle avventure del Magizoologo Newt Scamander, un po’ come il secondo, è ancora poco fedele a tale descrizione, ma a differenza del precedente vede tornare in primo piano l’importanza delle creature magiche per la trama (non potrete non amare alcune delle bestiolione mitologiche che saranno presentate nella pellicola), e la conoscenza in materia di Newt risulta fondamentale per il suo svolgimento. Inoltre, sebbene la pellicola si focalizzi in gran parte su Silente e Grindelwald (dei fantastici Jude Law e Mads Mikkelsen, che oltre a poter vantare delle ottime interpretazioni singole, brillano anche in quanto a chimica per quel che concerne le loro interazioni sullo schermo), ogni personaggio sembra trovare il suo spazio, inclusi ovviamente i due fratelli Scamander (Eddie Redmayne e Callum Turner, altra accoppiata vincente).

Si viene infatti a creare un vero e proprio Esercito di Silente, che dovrà cercare di contrastare il terrore crescente nel mondo magico, l’ascesa al potere di Gellert Grindelwald. Ma come fare se colui che si ha davanti è in grado di prevedere le mosse dell’avversario? Con una serie di azioni e controreazioni più o meno giustificabili ai fini della storia, alcune intese più per il puro intrattenimento dello spettatore e, forse, anche per allungare il proverbiale brodo (ricordiamoci che siamo a quota tre di cinque film programmati) che altro. Queste vanno con successi alterni a condizionare lo stato d’animo dello spettatore, il quale si ritrova a ridere di gusto in alcune istanze, e carico d’angoscia (e forse in alcuni casi anche un po’ perplesso) in quelle successive, in un maggiore alternarsi di momenti comici e drammatici rispetto a quanto riscontrato ne I Crimini di Grindelwald.

D’altronde è abbastanza evidente a questo punto come, più che negli altri capitoli, e probabilmente grazie alla presenza di Steve Kloves (lo sceneggiatore della saga madre, che qui si affianca alla Rowling nella scrittura del copione), si ritorni a respirare l’aria dei primi film di Harry Potter, sebbene questi rimangano fortemente distinti dai nuovi viaggi per il Wizarding World.

Non spicca invece l’impronta registica di David Yates, che come al solito lascia parlare maggiormente gli interpreti e il dipartimento tecnico (scenografie, costumi, effetti speciali rimangono un punto di forza della saga), ma non per questo viene meno il proposito di dotare di un manto contemporaneo il prodotto e calare la pellicola nell’attualità riprendendo temi e atmosfere che soprattutto in questo periodo storico ci sembreranno alquanto familiari, proprio come è accaduto in passato (non dimentichiamoci, in fondo, in che epoca è ambientato il film).

Inoltre, ne I Segreti di Silente, come da titolo, ci viene finalmente data qualche risposta in merito alla famiglia del mago più rispettato del mondo magico, nonostante rimangano ancora aperte delle questioni che, presumibilmente, verranno affrontate poi nei restanti due film (il cui tema centrale è però ancora tutto da scoprire, e una volta terminata la visione della pellicola capirete perché). Che poi tali risposte possano piacere o meno, soprattutto ai fan di lunga data di Harry Potter, beh, questo è un altro discorso.

In generale, I Segreti di Silente rimane abbastanza in linea con i precedenti capitoli della saga e, come gli altri due, risulta probabilmente di maggiore godibilità se cerchiamo di dimenticarci per un paio d’ore di ciò che è canon e cosa no, di retcon e recast, anacronismi ed eventuali sbavature di scrittura, che per quanto importanti possano essere nel grande schema delle cose, a volte possono anche passare in secondo piano… Almeno fino alla fine dei titoli di coda.

Animali Fantastici: I Segreti di Silente sarà dal 13 aprile al cinema.

Laura Silvestri

Info

Titolo Originale: Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore

Durata: 142'

Data D'Uscita: 13 aprile 2022

Regia: David Yates

Con: 

Eddie Redmayne, Jude Law,
Mads Mikkelsen, Dan Fogler,
Callum Turner, Ezra Miller, 
Alison Sudol, Jessica Williams

Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Materiali Stampa: Warner Bros. Italia 

Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald – La Recensione

Il Mondo Magico È Tornato

Il Mago Oscuro Grindelwald riesce a fuggire dalla prigionia e riprende la sua crociata contro gli esseri non magici, riunendo tutti i maghi purosangue fedeli alla causa. Newt e gli altri dovranno impedire che ciò accada, e nel frattempo, tentare di salvare Creedence dalle grinfie del perfido stregone. 

VOLTAIRE

Dalle casse risuonano le note familiari della colonna sonora di James Newton Howard, sullo schermo appare il logo Warner. Bros. e… ci siamo.

Ancora una volta facciamo ritorno in quel mondo pieno di magia, incantesimi e misteriose creature che, prima con la saga del bambino sopravvissuto Harry Potter, e ora con le avventure del magizoologo Newt Scamander, ci ha accompagnato dall’infanzia all’età adulta, e che sta facendo lo stesso con le nuove generazioni.

Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald è il secondo capitolo della saga prequel spin-off di Harry Potter, e con tutti i suoi pregi e difetti, si dimostra un’altra solida aggiunta a quello che ormai siamo soliti indicare come Wizarding World.

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Sarebbe forse il caso di togliersi subito il dente dolente, come si suol dire, e iniziare da ciò che non va in questa seconda pellicola della serie, diretta da David Yates – già al timone del primo film, Animali Fantastici E Dove Trovarli, e degli ultimi quattro film della saga madre – e scritta dalla stessa J. K. Rowling.

Già dalle prime scene iniziano a sorgere spontanee delle domande, che continuano a moltiplicarsi durante il film, e non trovano risposta giunti a conclusione di esso. Tutto normale, si potrebbe pensare. Eppure molte di esse – se escludiamo quelle relative a determinate scelte registiche, come le peculiari inquadrature iniziali – hanno a che fare con un elemento imprescindibile, seppur estremamente ostico, degli universi transmediali: la continuità.

Senza rovinarvi il piacere di scervellarvi sul come e perché di questi dubbi, ci riserviamo il diritto di rimanere leggermente perplessi da alcune scelte di sceneggiatura, che non sembrano incastrarsi perfettamente nella logica e nella cronologia seguite finora.

Detto questo, ci sarebbe da fare un piccolo appunto sulla caratterizzazione dei personaggi.

Se infatti abbiamo avuto l’estremo piacere di vedere dedicato ampio spazio al giovane Silente di un perfetto Jude Law (e interpretato nella sua versione ancora più giovane da Toby Regbo) e al suo rapporto con il magnetico Grindelwald di Johnny Depp (Jamie Campbell Bower in età adolescenziale), troviamo che a quest’ultimo, tutto sommato, sia stato attribuito un peso non necessariamente controbilanciato dai suoi presunti atti. Se con Voldemort il terrore che esso suscitava faceva accapponare la pelle al solo sentirlo nominare, in questo caso sembra più un dato di fatto da tenere costantemente in considerazione “perché è così”, e non per ciò che effettivamente vediamo e sentiamo. Probabilmente, nella prima istanza un grande contributo era dato dall’impressionabilità dovuta all’età dei lettori e degli spettatori – e forse anche l’avere una effettiva e duratura controparte cartacea ne aumentava la solennità – ma siamo convinti che al Mago Oscuro che aveva terrorizzato il mondo prima di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e ai suoi crimini – come da titolo, dopotutto -, si sarebbe potuto dare una maggiore  incisività.

Dal lato dei “buoni”, qualche considerazione sarebbe da fare sulle sorelle Goldstein e il loro approfondimento caratteriale in questo secondo capitolo: è comprensibile che lo spazio a disposizione per portare avanti tutti questi elementi fosse poco, ma avremmo gradito forse uno sviluppo più coerente per Queenie, e un appiglio – uno qualunque – che avesse potuto rendere meno arduo sopportare Tina.

Per essere uno dei lead character assieme a Newt (a seguire nella gerarchia troviamo Queenie e Jacob), è decisamente poco quello a cui ammontano le sue azioni e la sua presenza alla fine del film, così come ci vengono date poche ragioni per considerarla almeno in parte indispensabile come fa lo stesso Newt.

Passando a pensieri più felici, Theseus – interpretato da Callum Turner -, assieme al già citato Giovane Silente, è probabilmente la migliore aggiunta del sequel. Bellissime ed estremamente significative le scene con Newt, così come quelle con Leta (Zoë Kravitz) e i due fratelli, simbolo di un legame che, seppur abbastanza approfondito qui, si spera verrà comunque mostrato più nel dettaglio in futuro.

Dei vivi complimenti vanno poi elargiti nei confronti dei costumisti: è impossibile non notare l’accuratezza e la raffinatezza dei costumi di scena – davvero vien voglia di andare su Amazon e cercare le riproduzioni dei vari cappotti mostrati… E che dire delle divise di un tempo? – come anche la loro funzione di simbiosi e contrasto, a livello visivo, con i toni cupi delle scenografie.

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E tra inseguimenti, misteri e complotti, i titolari Animali Fantastici sono forse qui meno protagonisti che in precedenza, ma hanno comunque i loro momenti per brillare e ammaliare il pubblico.

Se dovessimo misurare in percentuali la riuscita di Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald, gioverebbe forse una seconda visione per poter essere del tutto imparziali. Ma per fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista, ce ne è bastata una – così come ci è bastata una semplice inquadratura di un certo castello – per sentirci comunque a casa (anche se un tantino spaesati in certi momenti) proprio come ci aveva promesso Zia Row.

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Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald sarà al cinema dal 15 Novembre 2018, e in anteprima nazionale il 14.

Laura Silvestri

Info


Titolo: Fantastic Beasts - The Crimes Of Grindelwald

Durata: 134'

Data Di Uscita: 15 Novembre 2018

Regia: David Yates

Con:Eddie Redmayne, Katherine Waterston, 
Jude Law, 
Johnny Depp, Callum Turner, 

Dan Fogler, Alison Sudol,
Ezra Miller,
Claudia Kim, 
Zoë Kravitz

Distribuzione: Warner Bros.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald – Il Final Trailer

In versione italiana e originale, il final trailer di Animali Fantastici: I Crimini Di Grindelwald, in uscita il 15 Novembre al cinema.

Dal sito della Warner Bros. la sinossi ufficiale del film

“Alla fine del primo film, il potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp) viene catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne). Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la maggior parte dei quali sono ignari delle sue vere intenzioni: riunire dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri non-magici. Nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex studente Newt Scamander, che accetta di aiutarlo, inconsapevole dei pericoli che si sarebbero prospettati. Si creano divisioni, l’amore e la lealtà vengono messi a dura prova anche tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre più diviso.”

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, mentre la sceneggiatura è stata scritta dalla stessa J. K. Rowling.

Nel cast Eddie Redmayne, Jude Law, Johnny Depp, Jamie Campbell Bower, Katherine Waterston, Dan Fogler, Toby Regbo, Claudia Kim, Alison Sudol, Ezra Miller e Zoë Kravitz. 

Laura Silvestri