Citadel – Recensione e Incontro Stampa: Le Spie di Prime Video Invadono Roma

I produttori e il cast di Citadel hanno reso la città Eterna il loro luogo di ritrovo per un evento di portata globale: la nuova spy series di Prime Video è stata presentata in anteprima a Roma. Leggete il nostro rapporto della missione per sapere come è andata!

Rapporto missione Citadel. Roma, 21 aprile. Il cast e i produttori della nuova serie tv di Prime si recano in piazza della Repubblica. Ad attenderli una folla composta da addetti stampa, fotografi e studenti. La città è in fermento. Di seguito, quanto accaduto.

Niente CIA, niente FBI. Pesci troppo piccoli, “squadrette di serie B”, come fa notare anche l’agente Nadia Sinh interpretata da Priyanka Chopra Jonas. Qui, al centro di tutto, è Citadel, l’agenzia indipendente di spionaggio internazionale più rispettata e temuta, almeno da coloro che credono alla sua esistenza. Ma cos’è una leggenda se non una fiaba per della buonanotte per alcuni, un mito da sfatare per altri, e un obiettivo da annientare per chi, come l’organizzazione nota con il nome di Manticore, punta al predominio globale assoluto?

Queste le premesse della nuova serie TV in arrivo il 28 aprile su Prime Video, che vede tra le menti creative che vi hanno lavorato i registi del MCU Anthony e Joe Russo, la produttrice Angela Russo-Ostat e il produttore esecutivo David Weil, tutti presenti in sala durante la proiezione dei primi due episodi, assieme ai membri del cast principale Richard Madden, Stanley Tucci e Priyanka Chopra Jonas, in occasione dell’anteprima italiana dello show.

L’aspetto più interessante di Citadel risiede senz’altro nel concept stesso della serie, l’idea di un universo televisivo che partirà dalla serie madre, per poi espandersi con svariati spin-off inerenti a differenti location (sono già in sviluppo quello italiano, con Matilda De Angelis, e quello indiano). “Stiamo costruendo una comunità di storie e storyteller in tutto il mondo per raccontare un’unica grande storia” spiega Joe Russo, che in compagnia del fratello Anthony, hanno già avuto il difficile compito di sviluppare universi narrativi di incredibile portata.

E allora ecco che vediamo gettarne le basi fin dai primi, esplosivi minuti del primo episodio, in cui ci vengono presentati Mason Kane (Richard Madden) e Nadia Sinh (Pryianka Chopra Jonas), affiatata coppia di spie guidata da Bernard Orlick (uno Stanley Tucci che è sempre una garanzia), che tuttavia si ritroverà nei guai assieme all’intera organizzazione quando una missione apparentemente di routine innesca la loro disfatta e lo scioglimento forzato di Citadel… Almeno fino a 8 anni dopo, quando Mason, privo di memoria, ricompare sui radar amici e nemici.

Senza spoilerarvi troppo di ciò che vedrete sullo schermo, tra valigette da trovare, ricordi da recuperare e minacce da sventare, possiamo dirvi che non vi troverete certo di fronte il più originale dei prodotti di genere, anzi, tra omaggi voluti o meno, la natura di Citadel è piuttosto derivativa dei grandi titoli del passato e del presente, – da Bourne a Bond -. Non è dunque un’unicità di contenuto che va ricercata in questo show, quanto ciò che più può portarvi a seguire passo passo le avventure dei suoi protagonisti.

Tra le motivazioni principali, possiamo offrirvene noi un paio: la prima è senz’altro il cast dello show, che si prende gran parte del merito di un suo eventuale successo, e anche in caso di flop sarà comunque visto come una delle sue “saving grace“. Dopotutto, ciò che sanno fare meglio queste spie, oltre a darle di santa ragione (le scene d’azione non deludono, pur non facendo balzare lo spettatore dalla sedia) è interagire tra loro. Il trio Madden-Chopra-Tucci viene consolidato fin da subito – anche se Tucci è lì a guidarli da remoto per la maggior parte del tempo – e soprattutto le battute di quest’ultimo e come vengono eseguite contribuiscono ad elevare il livello d’intrattenimento.

La chimica tra le due spie di punta di Citadel è palpabile, anche se come coppia meritavano probabilmente un’origin story meno frettolosa (ma non è detto che non venga ampliata nei successivi episodi). È comunque chiaro come il loro rapporto sia alla base della storia, e c’è ancora tanto da scoprire al riguardo (Nadia sembra avere parecchio da nascondere, ma anche Mason può riservare ulteriori sorprese). E, tornando al discorso delle interpretazioni, le star di Quantico e di Game of Thrones sono più che azzeccate nei rispettivi ruoli. Madden, ad esempio, sembra avere tanto da dire in un ruolo che gli permette di dare prova di tutta la sua abilità attoriale: “Mason è questa spia incredibilmente figa, ma poi vediamo un lato totalmente diverso di lui. La sua memoria viene cancellata, e ci troviamo di fronte un uomo normale, con cui l’audience dovrà partire per un viaggio senza precedenti. Il pubblico vedrà attraverso i suoi occhi quello che è il mondo di Citadel, e scoprirà molto di più su di lui, Nadia e tutti gli altri giocatori in campo” anticipa l’attore.

Incuriosiscono, poi, i legami tra i vari personaggi; funziona il trope già collaudato della “spia tra le spie”, che vedremo dipanarsi nel corso dello show, e in generale vengono applicati tanti di quei cliché di genere – alcuni necessari e anche ben congegnati, altri meno – che si avrà sempre l’impressione di avere a che fare con qualcosa di familiare, anche quando Citadel prende una propria strada. Se questo, però, può essere visto come un bonus o un malus, sarà lo spettatore che dovrà deciderlo.

Tra gli appunti che potremmo fare a Citadel, almeno per quanto riguarda i primi episodi, il più pressante riguarda probabilmente il pacing: un ritmo così frenetico non giova alla narrazione, e soprattutto alla costruzione dei dialoghi, che spesso si riducono a dei botta e risposta ad effetto tra i personaggi per sostituire un’esposizione a tratti un po’ confusionaria, a tratti un po’ troppo “on the nose“. Ok che le spie vanno di fretta, ma non è sempre un bene rispecchiare questa caratteristica anche nel modo di raccontare la loro storia.

Detto ciò, resta da vedere come proseguirà lo show per poter giudicare al meglio. Non sappiamo come verranno sfruttate ambientazioni e tempistiche nei restanti episodi (ad esempio, si potrebbe argomentare che passiamo davvero poco tempo nelle varie location, ma probabilmente sarà a discrezione dei prossimi episodi e degli spin-off ampliare tutto in tal senso), né quanto verranno approfonditi i vari personaggi e le loro backstory (tuttavia, dovrà giocoforza essere un “di molto” la risposta a questa domanda), per cui allacciate le cinture, perché le spie di Citadel (e la sinistra Manticore) sono in agguato!

I primi episodi di Citadel saranno disponibili su Prime Video a partire dal 28 aprile, con un nuovo episodio in uscita ogni venerdì fino al 26 maggio.

Laura Silvestri

Info

Titolo: Citadel

Durata: 6 episodi

Data D'Uscita: 28 aprile 2023

Regia: Newton Thomas Sigel, Jessica Yu, 

Con: 

Richard Madden, Priyanka Chopra Jonas, Stanley Tucci

Distribuzione: Prime Video

Materiali Stampa: Prime Video, Laura Silvestri

The Boys – La Recensione Dei Primi Due Episodi Della Serie Amazon

Attenti ai Supereroi

Quello di The Boys è un mondo dove i supereroi non sono dei semplici vigilanti mascherati: sono celebrità, autorità, quasi divinità. Ma cosa accade quando coloro scelti dal fato (o dalle indagini di marketing studiate a tavolino) abusano del loro potere?

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A pochi giorni dall’uscita su Amazon Prime Video di The Boys, la serie tv ideata da Eric Kripke, Seth Rogen e Evan Goldberg, e basata sull’opera a fumetti di Garth Ennis e Darick Robertson, noi di Time Stone Entertainment vogliamo raccontarvi le nostre impressioni sui primi due episodi.

Tutto ha inizio quando, in una giornata apparentemente come le altre, si verifica un tanto bizzarro quanto fatale incidente: Robin (Jess Salgueiro) viene investita e letteralmente ridotta in brandelli dal superveloce A-Train (Jessie T. Husher), un membro dei Seven, gli eroi puù popolari d’America. L’accaduto porterà l’altrimenti calmo e pacato Hughie (Jack Quaid) a nutrire un forte risentimento per il colpevole della morte della ragazza e la categoria a cui appartiene. Dal suo incontro con Billy Butcher (Karl Urban) e una serie di eventi che li porterà a tu-per-tu con gli indivui dotati di poteri e popolarità fuori dall’ordinario, Hughie e il gruppo che diverrà presto noto come The Boys “dichiareranno guerra” ai supereroi (più super, che eroi).

Questi i presupposti da un lato dell’imminente conflitto, ma che dire dell’altro? L’ingenua Annie (Erin Moriarty) a.k.a. Starlight, fin da che riesca a ricordare, non ha desiderato altro che divenire una paladina della giustizia, proprio come i suoi idoli. Quando verrà scelta tra tutti come nuovo membro dei Seven, la ragazza verrà a conoscenza della dura realtà: non è tutto oro quello che luccica, e non tutti i supereroi sono brave persone, anzi…

C’è un motivo ben preciso se alcuni tra gli aggettivi più utilizzati per descrivere lo show finora sono “irriverente”, “divertente”, “sfacciato”, “folle”… Perchè è esattamente così che si presenta The Boys, non a caso già da molti paragonato al Watchmen di Zack Snyder (e risalendo al cartaceo, Alan Moore e Dave Gibbons).

E in effetti, la serie di Amazon sembra quasi raccogliere il testimone dalla pellicola di Snyder, portando sul piccolo schermo delle figure avide, arroganti, corrotte, a volte perfino spietate, che non mettono al primo posto gli ideali tanto decantati dai supereroi a cui ormai siamo abituati – anche grazie all’avvento della Golden Age dei cinecomic firmata Marvel e DC – e che sono per noi il punto di riferimento sull’argomento.

E proprio un così favorevole contesto permetterà allo show di vedere moltiplicati i risultati dei suoi sforzi – il fatto che la serie sia stata rinnovata per una seconda stagione ancor prima del suo debutto ne è un’ulteriore riprova -; perchè non si possono infrangere delle regole se prima non ne vengono stabilite, e se si può dire che MCU e DCEU (quest’ultima principalmente in ambito televisivo) hanno finora tracciato un più o meno delinato confine, state pur certi che The Boys non solo, a modo suo, lo supererà, ma si preoccuperà anche di sbrecciarlo e imbrattare l’intera area con il suo marchio di fabbrica.

Conscia del panorama sociale attuale, degli argomenti e delle problematiche più rilevanti, la serie non si limita a trarne spunto per poi semplicemente tesservi intorno una trama, ma rielabora completamente gli elementi della realtà e, senza remore né finto pudore, si prende gioco del politically correct, della falsità e della superficialità dilaganti, portando lo spettatore a riflettere sul mondo che lo circonda.

Con una sceneggiatura convincente, un casting più che azzeccato, la giusta dose di ironia, azione, dramma e perchè no, anche di splatter, e un materiale di base che già da solo avrebbe potuto garantire un prodotto dalla qualità quantomeno discreta, The Boys si accinge a diventare un piccolo cult degli anni a venire.

E vogliamo scommettere che non riuscirete a tifare per i (finti) buoni?

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La prima stagione di The Boys sarà disponibile su Amazon Prime Video dal 26 Luglio 2019.

Laura Silvestri

Materiali Stampa: Amazon Prime Video
Info



Titolo: The Boys



Data di Uscita: 26 Luglio 2019



Durata: 8 episodi



Creato Da: Eric Kripke, Seth Rogen,

 
Evan Goldberg



Con:



Karl Urban, Jack Quaid, 



Chace Crawford, Erin Moriarty,



Elisabeth Shue, Anthony Starr,



Jessie T. Usher, Dominique McElligott



Distribuzione: Amazon Prime Video