Thunderbolts* – La recensione: il MCU è morto, lunga vita al MCU!

Con l’uscita di Thunderbolts* nelle sale, il Marvel Cinematic Universe si appresta a salutare la sua fase più critica e criticata finora, la quinta, in grande stile. Vediamo insieme come un gruppo di sgangherati antieroi è riuscito a portare una più che necessaria ventata d’aria fresca in un universo ormai da tempo in fase di stallo, e a simboleggiarne la rinascita.

La storia del Marvel Cinematic Universe, specialmente nelle sue prime fasi, è ricca di successi, e su questo non ci piove. Che incontrino o meno il gusto personale dei singoli individui, è innegabile come tanti dei titoli sfornati dalla branca cinematografica della Casa delle Idee abbiano dominato la scena dell’intrattenimento negli ultimi 15 anni e più. E sebbene ultimamente l’interesse nei confronti dei nuovi prodotti targati Marvel fosse in calo, vuoi per una questione fisiologica, vuoi per una effettiva flessione qualitativa riscontrata tra la quarta e la quinta fase, è difficile pensare di essere vicini al tramonto di un universo così ricco di potenziale… Specialmente dopo Thunderbolts*.

Eppure, in un certo qual modo, è proprio Thunderbolts*, in arrivo il 30 aprile nelle sale, a rappresentare una sorta di rinascita creativa per il MCU, dopo una “morte” arrivata in seguito a una lenta e dolorosa agonia che a tratti dava segni di speranza per una ripresa, ma che si è solo protratta più del dovuto. Perché è vero che abbiamo avuto film come Guardiani della Galassia Vol. 3 o anche piccole perle televisive come WandaVision, ma è anche vero che abbiamo dovuto faticare non poco persino con titoli che tanto promettevano (qualcuno ha detto Doctor Strange nel Multiverso della Follia o Ant-Man and The Wasp: Quantumania?). Sarà forse per questo che molti avevano comprensibilmente perso quell’entusiasmo che li accompagnava ormai da tempo all’uscita di ogni nuovo capitolo della saga. Entusiasmo che tuttavia speriamo riacquisirete, come accaduto a noi, con Thunderbolts*.

Ci voleva proprio un gruppo di sgangherati antieroi a ricordarci perché amiamo tanto gli eroi (in particolare quelli Marvel), e a riportare alla memoria come queste storie e questi personaggi siano in grado di toccare le corde dei nostri cuori, di generare in noi più di una fragorosa risata o di una lacrimuccia inaspettata durante la visione di un film che, per tanti altri, rappresenta solo un’elaborata strategia di marketing.

In Thunderbolts* ritroviamo infatti alcuni fra gli elementi più “controversi” del MCU, a partire dal Soldato d’Inverno Bucky Barnes (Sebastian Stan), a cui si uniscono, tra gli altri, anche la spia russa Yelena Belova (Florence Pugh) e suo padre, il Super Soldato dell’Unione Sovietica Red Guardian (David Harbour), il secondo e poco longevo Captain America John Walker (Wyatt Russell) e l’ex spia dello S.H.I.E.L.D. Ava Starr a.k.a. Ghost (Hannah John-Kamen).

Un gruppo che definire outcast sarebbe un eufemismo; un insieme di persone dall’oscuro passato che hanno compiuto azioni più che discutibili, e che serbano in loro dolori così grandi che, a un certo punto della loro vita, hanno ritenuto che l’unico modo per silenziarli e tentare di farli scomparire fosse quello di “coprirli” utilizzando ogni mezzo a propria disposizione, non curandosi delle conseguenze.

È così che i loro destini sono arrivati a incrociarsi con quello di Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), ed è così che Thunderbolts* trova ragion d’essere. E, un po’ come accadde anche con Legends of Tomorrow – quella che potremmo definire la sua controparte DC nell’Arrowverse – questa pellicola ci permette di andare più a fondo, di esplorare l’intimità e la psicologia di personaggi che avevano chiaramente ancora tanto da dire e da dare, a prescindere dallo screen time ricevuto. Di personaggi, se vogliamo, anche più vicini a noi, perché più vulnerabili e “umani”.

In questa complicata vicenda, di certo non mancano i momenti drammatici, le incomprensioni, gli errori causati dalla paura. Ma è attraverso l’indagine del dolore e del trauma, l’accettazione di sé e dell’altro non come ostacoli, ma come sostegno e ausilio, e la giusta dosa di ironia, che nella storia firmata da Eric Pearson e Joanna Calo e girata da Jake Schreirer i nemici divengono insospettabili alleati, e che i Thunderbolts* diventano una squadra davanti ai nostri occhi: una squadra carica di carisma che sembra più che capace di caricarsi sulle spalle il peso del futuro del MCU, e alla quale presto si aggiungeranno tanti altri attesissimi personaggi per delineare quello che sarà un nuovo, elettrizzante capitolo di una saga transmediale ormai quasi ventennale.

Thunderbolts*, distribuito da The Walt Disney Company, è ora al cinema. E non dimenticate le scene post-credit! Ce ne sono due, e vi assicuriamo che non vorrete perdervele.

Laura Silvestri

Info
Titolo originale: Thunderbolts*
Durata: 116′
Data d’uscita: 30 aprile
Regia: Jake Schreirer
Con:
Florence Pugh, Sebastian Stan,
David Harbour, Wyatt Russell,
Olga Kurylenko, Hannah John-Kamen,
Julia Louis-Dreyfus, Lewis Pullman,
Geraldine Viswanathan, Chris Bauer, Wendell Edward Pierce
Distribuzione: The Walt Disney Company

Overlord – La Recensione

L’Horror(e) Della Guerra

Dal regista Julius Avery e dal produttore esecutivo J.J. Abrams, arriva Overlord, film ambientato all’epoca del secondo conflitto mondiale, che racchiude in sé una miscela di generi: dall’horror-thriller all’action di guerra, dallo splatter al mistery, la pellicola non si fa davvero mancare nulla, e dimostra di saper intrattenere goliardicamente il pubblico.

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Un gruppo di soldati atterra nella Francia occupata dai Nazisti per boicottare l’imminente invasione tedesca. Il loro compito è distruggere una radiotrasmittente posizionata in cima a una torre, nei pressi di una chiesa fortificata. Non sanno, però, che orrori inimmaginabili si celano al di sotto…

È difficile parlare di star power in questo caso, poiché gli attori più familiari al grande pubblico sono probabilmente una minoranza: Wyatt Russell, già visto in 22 Jump Street e in Black Mirror, e Pilo Asbæk, l’Euron Greyjoy di Game Of Thrones, mentre i più attenti riconosceranno forse Iain De Caestecker, il Fitz di Agents Of S.H.I.E.L.D., Jacob Anderson, anche lui reduce dal Trono Di Spade. Eppure, la fama non sembra essere un fattore qui necessario.

La storia raccontata lancia infatti le premesse per la ribalta dell’everyman, l’uomo qualunque, che si batte e combatte contro chi, invece, le tenta tutte per poter raggiungere l’immortalità fisica e figurata, anche a costo della proprio umanità.

Si punta allo spessore interpretativo, che i ragazzi scelti sanno convogliare – grazie anche ad una caratterizzazione assolutamente non da disdegnare – persino nelle scene più toccanti, e che riescono ad adattare, quando necessario, a quelle di carattere comico o più improntate all’azione.

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Passando alla qualità visiva, è particolarmente apprezzabile la fotografia – che forse indugia un po’ troppo a lungo sui toni scuri in fase iniziale, mostrando invece più dinamicità andando avanti – e rievoca con successo, assieme ad un assennato lavoro di ricostruzione da parte di scenografi e costumisti, le atmosfere tipiche dei ’40.

L’ambientazione è decisamente una boccata d’aria fresca per narrazioni di questo genere, evitando di saturare ulteriormente il panorama degli horror movie con l’ennesimo contemporary dotato di adolescenti spensierati e case infestate.

E persino le trovate più inerenti lo splatter non commettono l’orrore errore di scadere nel kitsch e nel trash… Almeno non eccessivamente.

Trama avvincente, personaggi che finalmente non fanno venir voglia di gridare al villain della storia «Sono dietro la porta, ti prego falli fuori!» e un interessante prospettiva sulle debolezze umane fanno di Overlord non solo il film di Halloween che non vi aspettate – soprattutto perché esce l’8 Novembre -, ma anche il pop-corn movie che non vi farà andare di traverso lo spuntino di mezzanotte, e che non vi pentirete di aver messo su nonostante sia già calata l’oscurità.

Laura Silvestri

 

Info

Titolo: Overlord

Regia: Julius Avery

Durata: 109'

Con: Jovan Adepo, Wyatt Russell, Pilo Asbæk, 
Iain De Caestecker, JohnMagaro, 
Dominic Applewhite, Jacob Anderson, 
Mathilde Ollivier 

Data Di Uscita: 8 Novembre

Distribuzione: Paramount Pictures, 20th Century Fox