Avengers: Endgame – Considerazioni SPOILER sul film

Never Before, Never Again

È giunto il momento di parlarne.

Avengers: Endgame, il film culmine di un universo cinematografico composto da lungometraggi, serie tv, corti, fumetti e webseries è finalmente approdato nelle sale di tutto il mondo, sbaragliando ogni botteghino e conquistando record su record.

Il Film

Dopo che Thanos ha portato a compimento la sua “pietà”, le sorti dell’universo sono ora nelle mani dei Vendicatori originali e di pochi altri (Nebula, Captain Marvel, War Machine, Okoye e Rocket Racoon), ma la soluzione tarda ad arrivare.

Anche l’aver riportato Tony e Nebula sulla Terra – si ringrazia Captain Marvel per il servizio Taxi Stellare – non basta, e nonostante la presenza di un nuovo, strabiliante alleato (Carol), gli Avengers non riescono ad annullare gli effetti dello snap – Thor uccide Thanos in preda alla rabbia e alla frustrazione, ma questi si era già sbarazzato delle Gemme, rendendo di fatto inutile qualunque altra azione -. Saranno necessari altri cinque anni prima che si ripresenti anche solo la possibilità di sistemare le cose.

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Fortuna (o destino?) vuole che Scott Lang, finora rimasto intrappolato nel Regno Quantico, riesca a venirne fuori, e che una volta resosi conto della situazione, sia in grado di offrire una possibile soluzione: viaggiare attraverso lo spazio-tempo nel Regno Quantico – grazie all’aiuto delle Particelle Pym – per recuperare le Gemme e costruire con queste un secondo Guanto dell’Infinito in grado di riportare indietro le vittime della decimazione.

Secondo le regole interne al film, esposte in alcune scene chiave da Bruce/Hulk, tornare indietro nel tempo e agire nel passato non modificherà gli eventi futuri della corrente linea temporale, previa restituzione delle Gemme non appena terminata la missione. Tutt’al più, come osservato dall’Antico – che rivedremo nel passato, e sarà così gentile da fornire la Gemma del Tempo ai nostri eroi – potrebbero venire a crearsi delle linee temporali alternative (come confermato poi dai Russo).

In questo modo, gli eroi più valorosi della Terra e dello spazio (meno Captain Marvel, che si occuperà di contenere i danni dello snap in altre parti dell’universo) si divideranno in gruppi e cercheranno di ottenere le Gemme tornando a dei precisi momenti del loro passato: New York (2012) per recuperare la Gemma della Mente, quella del Tempo e quella dello Spazio, Asgard nel 2013 per recuperare l’Aether (Gemma della Realtà), Vormir e Morag nel 2014 per impossessarsi della Gemma dell’Anima e del Potere.

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La squadra riesce nell’impresa, ma non senza difficoltà, imprevisti e sacrifici: Loki riesce a impossessarsi della Gemma dello Spazio nel 2012 e a fuggire via con essa, così è richiesto un ulteriore salto nel tempo per ottenerla (anni ’70, New Jersey – Sede dello S.H.I.E.L.D.); Gamora, Thanos e Nebula del 2014 vengono a conoscenza degli eventi futuri a causa di un malfunzionamento dei circuiti di Nebula dovuto alla presenza del suo stesso sistema (la Nebula del futuro) nella medesima linea temporale, portando la Nebula del 2014 a sostituirsi a quella del futuro; Natasha si sacrifica dando la vita per ottenere la Gemma dell’Anima.

Una volta tornati nel futuro/presente, i restanti membri del gruppo mettono a punto il secondo guanto, e Bruce/Hulk decide di incaricarsi del nuovo snap per via della sua affinità con i raggi gamma, gli stessi utilizzati anche nella creazione del guanto. Ma non appena questi cade a terra fortemente provato dallo sforzo sostenuto per l’azione, le conseguenze del loro viaggio nel tempo si palesano: Thanos e i suoi, grazie all’aiuto della Nebula del passato, – infiltratasi, ricordiamo, tra i Vendicatori durante il viaggio di ritorno – arrivano nel presente e distruggono tutto ciò che è in loro potere, incluso il quartier generale degli Avengers.

Inizia una battaglia di epiche proporzioni, dove accade tutto ciò che vi aspettate possa accadere, ma anche molto di più. Thor, Iron Man e Captain America scendono in campo contro Thanos, mentre gli altri cercano di tener testa all’esercito del Titano Pazzo. Clint, Gamora, la Nebula del passato e quella del presente si contendono il Guanto dell’Infinito, con un change of heart finale della Gamora del passato, ora decisa a fermare i piani del padre.

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Tra i momenti più memorabili annoveriamo sicuramente il Capitano che riesce finalmente a brandire Mjolnir (e anche Stormbreaker!) e il ritorno di tutti i personaggi scomparsi per via dello snap, mentre un posto d’onore andrà agli ultimi minuti della battaglia, quel fatidico attimo in cui Tony Stark chiuderà inesorabilmente il cerchio con un terzo snap (per far sparire Thanos e i suoi) e pronuncerà la frase che ha dato il via a tutto: «Io sono Iron Man».

A seguire i momenti più emozionanti della pellicola arrivano però altre scene altrettanto determinanti: dopo il funerale di Tony, un Thor ormai diverso da quello che avevamo conosciuto finora – ma più consapevole rispetto a come ci è stato presentato in gran parte del film, ovvero dopo essersi lasciato andare in preda alla disperazione – cede a Valkyrie il trono di New Asgard (il nuovo insediamento terrestre degli Asgardiani sopravvissuti alla distruzione del pianeta), partendo con i Guardiani della Galassia alla volta di nuove avventure, mentre Steve torna ancora una volta indietro nel tempo per rimettere al loro posto le Gemme. Dovrebbe trattarsi di pochi secondi, almeno per quanto riguarda la percezione del tempo di chi rimane all’esterno del Regno Quantico, ma Rogers non fa ritorno al punto d’incontro stabilito.

Invece poco più in là, su una panchina, appare di spalle una figura: è uno Steve Rogers ormai anziano, che ha vissuto un’ulteriore esistenza – diversa da quella che tutti conosciamo – ed è ora pronto a consegnare lo scudo del Capitano ad uno più che stupito Sam Wilson.

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Si chiude così l’atto finale di una storia iniziata nel lontano 2008, e conclusasi – almeno in parte – con la dipartita di due dei Vendicatori originali (Vedova Nera e Iron Man), e con il passaggio di testimone da un Captain America a un altro.

Riflessioni Sulla Pellicola

Prima di ogni altra cosa è bene specificare che le riflessioni, le considerazioni e i pensieri qui esibiti appartengono a chi scrive, e sono esattamente questo. Non verità assolute, né pretese di esserlo.

Cosa non ci ha convinto

Detto questo, permetteteci di affrontare in prima istanza la questione più “scottante”, che persino gli stessi registi e sceneggiatori, almeno stando alle loro dichiarazioni in alcune interviste, sembrano non avere esattamente chiara: le ramificazioni delle decisioni di Captain America nei momenti conclusivi del film.

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Secondo quanto affermato nella diegesi, rimettendo al loro posto le gemme, non vi saranno conseguenze per la timeline principale. Ma le domande su cosa accadrebbe se un personaggio fondamentale come Cap decidesse di tornare nel ’45 e vivere lì il resto della sua vita sono assolutamente legittime. Il nostro eroe manterrà l’identità di Steve Rogers e di Captain America? O cambierà nome e si dissocerà da tutto? Agirà in un qualche modo per prevenire o modificare gli eventi futuri di cui è a conoscenza? O lascerà che tali eventi facciano il loro corso? Che ne sarà del marito di Peggy Carter menzionato in Captain America: The Winter Soldier (e dei loro discendenti), o di tutto ciò che è accaduto in Agent Carter – soprattutto ora che la serie ha ricevuto una legittimazione da parte dei film con la presenza di James D’Arcy nei panni di Edwin Jarvis – ? Cosa accadrà al Captain America ancora bloccato nel ghiaccio? Sarà lui lo Steve che andrà avanti col diventare un Avenger e salvare più volte il mondo, fino al punto da ritrovarsi nella stessa identica situazione dell’attuale Captain America? O si è davvero venuta a creare una realtà alternativa?

Come vedete, la questione è più intricata di quanto possa sembrare sul momento, per non parlare del fatto che la scelta in sé di farsi una vita nel passato, abbandonando tutto e tutti nel proprio presente, stride fortemente con gli ideali dello Steve Rogers che abbiamo conosciuto e amato fino ad ora. Al di là della dolcezza e del romanticismo dietro essa, che non vogliamo certo mettere in discussione, ci sono svariate ragioni per cui una tale direzione si possa definire Out Of Character per il personaggio di Captain America, e noi ve ne vogliamo ricordare qualcuna con l’aiuto del web.

Questione di coerenza

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Fonte Immagine: Reddit

Una nuova famiglia

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Design Credits: Kumar Sonu
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Fonte Immagine: your local bucky, natasha, wanda, and carol stan su Pinterest
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Image Credits: VictorVonDoom

Bucky

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Fonte immagine: Grace Clarke su Pinterest

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Fonte immagine: me.me
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Fonte Immagine: Google Immagini

Nuovi percorsi intrapresi

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Fonte Immagine: Marvel Studios

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Fonte immagine: Google immagini

Consapevolezze

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Lo Steve che ha affrontato un percorso del genere, perdendo sì tanto, ma guadagnando anche qualcosa che certo di poco valore non è (gli Avengers, Bucky, un nuovo scopo, una moltitudine di persone da proteggere e su cui vegliare), non avrebbe mai abbandonato tutto per tornare a una vita che si era ormai lasciato alle spalle – da Age of Ultron in poi, lo abbiamo visto acquisire sempre più consapevolezza al riguardo -.

E mentre la scelta di passare lo scudo a Sam è forse stata discussa (?) da Steve e Bucky prima che avesse luogo il passaggio di testimone, non si può biasimare chi non ha particolarmente gradito che l’amico di sempre, colui che nonostante abbia avuto una vita carica di sofferenza, ha saputo uscirne e a mostrare il proprio valore in più occasioni, sia stato “bypassato” in questo modo. Soprattutto visto il misero screen-time a lui dedicato negli ultimi due film (e dire che i Russo e gli M&M avevano fatto un ottimo lavoro finora con il suo personaggio). Non che Sam non sia degno, anzi. Ma l’amaro in bocca per non aver avuto la possibilità di vedere, almeno per poco, Bucky Barnes nei panni di Captain America resta comunque.

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In ultimo, cosa sarà accaduto in fase di restituzione delle varie gemme? Ci piacerebbe saperlo, soprattutto in merito alla Gemma dell’Anima, dato l’inevitabile incontro con il suo guardiano.

Ma passiamo al secondo dei Vendicatori che sentiamo non abbia ricevuto il trattamento più adeguato: Thor.

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E no, non ci stiamo “lamentando” solo perché qui ha la panza, detta in maniera molto colloquiale. L’idea è anche abbastanza intrigante, in realtà: un Dio che si fa prendere a tal punto dal senso di colpa per aver fallito e che si lascia andare fino a trascurarsi completamente, tanto da diventare lo spettro di quello che era in tempi migliori, è sicuramente allettante. La decostruzione del personaggio, in fondo, è l’operazione chiave di Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity War, e abbiamo amato come è stata portata avanti in questi due fim. Ma il troppo si sa, stroppia, e in Avengers: Endgame questo concetto,  portato palesemente al suo limite, finisce col risultare eccessivamente caricaturale. Per evitare ciò, non sarebbe forse bastato tirarla un po’ meno per le lunghe? Non vediamo comunque l’ora di scoprire cosa riserverà il futuro al Dio del Tuono e ai suoi nuovi compagni d’avventura.

Natasha.

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Il sacrificio di Vedova Nera è stato uno dei momenti più toccanti e significativi della pellicola, e ci ha rattristato vedere come sia stato indirizzato soltanto appena dopo l’accaduto, e con qualche parola in fase di chiusura da Clint e Wanda. Gli sceneggiatori hanno dichiarato che un funerale non sarebbe stato nel suo stile, ma ci permettiamo umilmente di dissentire; un altro paio di battute almeno le avrebbero anche potute dedicare a quello che può essere giustamente definito il “collante” del gruppo (ricordiamo che oltre ad essere un elemento di importanza cruciale nei film sui Vendicatori, Natasha ha un ruolo rilevante anche in Iron Man 2 e ancor di più in Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War). Gli Avengers erano la sua famiglia, dopotutto.

Captain Marvel

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Semplicemente, visti il clamore e l’anticipazione che hanno preceduto il suo arrivo tra i ranghi dei Vendicatori, ci aspettavamo di vederla di più, e che la sua presenza avesse un maggiore impatto nella pellicola.

Infine, abbiamo ancora delle perplessità sulle logiche relative ai viaggi nel tempo e alle loro conseguenze. Ma qui ci conviene forse attendere (magari continuando testardamente a teorizzare nel frattempo) le prossime uscite del MCU per constatarne gli effettivi sviluppi.

Cosa abbiamo amato

Beh, tutto il resto.

Sul piano tecnico, Alan Silvestri si rende fautore di un’altra impeccabile e travolgente colonna sonora, regalandoci ancora una volta emozioni uniche, ma allo tempo incredibilmente nostalgiche, con le ormai iconiche note dedicate ai Vendicatori.

Trent Opaloch conferma il suo talento e l’attitudine per lo stile Marvel con una fotografia più cupa rispetto a Infinity War, ma decisamente adatta all’occasione, mentre  si ringraziano gli hair stylist di Jeremy Renner e Scarlett Johansson per l’ottimo lavoro: ok i modelli perfetti su cui dovevano lavorare, ma hanno reso cresta e capelli bicolore dei nuovi must. E non siamo neanche dovuti tornare indietro nel tempo agli anni ’90 perché ciò fosse possibile!

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Immancabile la lode agli attori che, dal 2008 a oggi, hanno saputo rendere più che reali, più che tangibili i loro personaggi: dal primo all’ultimo – fare qualche nome per lasciarne fuori altri cento non sarebbe giusto – sono stati in grado di far dire, anche ai più scettici e restii «Loro SONO i ruoli che interpretano».

E nonostante i pasticci di sceneggiatura e le dubbie scelte di regia su cui abbiamo avuto da ridire poco più sopra, bisogna comunque dare ai Russo e a Marcus e McFeely quello che è dei Russo e di Marcus e McFeely.

Avengers: Endgame, con i suoi continui rimandi al passato del MCU e l’inserimento di momenti dalla straordinaria epicità – tra i tanti, la lotta tra Clint e Nat e il sacrificio di quest’ultima, lo scontro Cap del presente vs. Cap del passato, l’incontro tra Tony e Howard, Cap che impugna finalmente Mjiolnir, il ritorno delle vittime dello Snap, la reunion di Tony e Peter, l’intera battaglia finale e l’ultima scena come Iron Man di RDJ – non può non suscitare una vasta gamma di emozioni nello spettatore, ormai parte di quell’universo quasi quanto i personaggi stessi.

Il dolore, la rabbia, il senso di colpa, la frustrazione, lo scoraggiamento, il senso di vuoto che portano avanti gli eroi, rendendoli ancor più umani di quanto non siano mai stati, e la capacità di agire, nonostante tutto, aggrappandosi in ogni modo possibile a quella piccola, flebile fiammella di speranza datagli dall’unico piano attuabile sono tutti dipinti in maniera indelebile nel film, e trasmessi al pubblico in sala assieme alla gioia di ritrovare, in ultimo, quei compagni di viaggio che per undici anni hanno camminato al loro fianco.

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Considerazioni Finali

Avengers: Endgame non è affatto un film perfetto, e sicuramente ha dato e darà adito alle critiche più disparate (più o meno giustificate a seconda dei casi), ma è riuscito in un’impresa mastodontica: risvegliare l’amore e l’entusiasmo per il cinema anche in quei cuori in cui questi giacevano nel sonno più profondo. E se non credete a queste parole, se le ritenete un’esagerazione, date un’occhiata al panorama cinematografico passato, presente e futuro, e cercate gli effetti che non solo Endgame, ma tutta l’operazione dietro il MCU hanno avuto su di esso, creando un fenomeno universale senza precedenti (e di difficile riproduzione).

Laura Silvestri

Info

Titolo Originale: Avengers: Endgame

Durata: 181'

Data di Uscita: 26 Aprile 2019

Regia: Anthony & Joe Russo

Con:

Chris Evans, Robert Downey Jr., 

Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, 

Paul Rudd, Jeremy Renner, 

Mark Ruffalo, Don Cheadle, 

Josh Brolin, Karen Gillan, 

Bradley Cooper, Evangeline Lilly, 

Danai Gurira, Brie Larson 

Distribuzione: Walt Disney Company
Materiale stampa: Disney Italia

Joker – Il Teaser Trailer E Il Poster Del Film

Online il teaser trailer e il poster ufficiale di Joker, il film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix.

La pellicola distribuita da Warner Bros. è in uscita il 3 ottobre nelle sale italiane.

Nel cast, oltre a Phoenix, Zazie Beetz, Robert De Niro, Frances Conroy, Brian Tyree Henry,  e Brett Cullen, mentre tra i produttori figura anche Bradley Cooper.

Joker è incentrato sulla figura dell’iconico villain ed è una storia originale a sé stante, mai apparsa sul grande schermo. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck (Phoenix), un uomo ignorato dalla società, non è soltanto uno studio crudo del personaggio, ma una storia più ampia che si prefigge di lasciare un insegnamento, un monito.

Laura Silvestri

Materiali Stampa: Warner Bros. Italia

Avengers: Endgame – Uno Special Look Al Film

Online un nuovo breve trailer di Avengers: Endgame.

Lo special look al film è ricco di scene inedite, e darà sicuramente vita a nuove entusiasmanti teorie a pochi giorni dall’uscita nelle sale.

“Culmine di 22 film interconnessi, il quarto episodio della saga di Avengers trascinerà gli spettatori verso il punto di svolta di questo viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto fragile sia la realtà e quali sacrifici debbano essere fatti per preservarla.”

Nel cast del film diretto dai Fratelli Russo anche Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Paul Rudd, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Don Cheadle, Josh Brolin, Karen Gillan, Bradley Cooper, Evangeline Lilly, Brie Larson.

Avengers: Endgame sarà al cinema dal 24 Aprile.

Laura Silvestri

Avengers: Endgame – Il Nuovo Emozionante Trailer E Il Poster Ufficiale

Online il nuovo trailer ufficiale e il nuovissimo poster di Avengers: Endgame.

Il pranzo è servito: i Marvel Studios hanno rilasciato un emozionante video promozionale di 2 minuti e 26 secondi – eccome se li contiamo! – e un nuovo poster per il quarto film sui vendicatori.

Che aspettate allora? Correte a recuperarli!

“Culmine di 22 film interconnessi, il quarto episodio della saga di Avengers trascinerà gli spettatori verso il punto di svolta di questo viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto fragile sia la realtà e quali sacrifici debbano essere fatti per preservarla.”

Nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Paul Rudd, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Don Cheadle, Josh Brolin, Karen Gillan, Bradley Cooper, Evangeline Lilly, Brie Larson etc.

Avengers: Endgame è diretto dai Fratelli Russo, e sarà nelle sale da Aprile 2019.

Laura Silvestri

 

BAFTA 2019 – Tutti I Vincitori

BAFTA

Si è svolta ieri sera al Royal Albert Hall di Londra la cerimonia dei BAFTA.

Arrivati quest’anno alla 72ª edizione, sono considerati gli Oscar Inglesi, e sono i premi consegnati dalla British Academy of Film and Television Arts, organizzazione  fondata nel 1947 da David Lean, Carol Reed, Alexander Korda e Charles Laughton.

La cerimonia, condotta per l’occasione, dall’attrice Joanna Lumley ha visto vincitori i film La Favorita di Yorgos Lanthimos e Roma di Alfonso Cuarón, che probabilmente porteranno a casa anche molti degli Oscar più importanti.

A sfidare il freddo sul Red Carpet tantissime le star presenti, tra cui anche Cate Blanchett, Amy Adams, Timothée Chalamet, Bradley Cooper e molti altri.

Hanno fatto il loro ingresso trionfale sul Red Carpet anche il Duca e la Duchessa di Cambridge: William, che è anche il presidente dei BAFTA, e Kate Middleton, in un vaporoso abito bianco di Alexander McQueen.

In fondo all’articolo troverete il recap della BBC con i momenti salienti della serata.

Ma scopriamo insieme tutti i vincitori:

Miglior Attore protagonista

  •   Bradley Cooper (A Star Is Born)

  •   Christian Bale (Vice)

  •   WINNER Rami Malek (Bohemian Rhapsody)

  •   Steve Coogan (Stan & Ollie)

  •   Viggo Mortensen (Green Book)

 

Miglior Attrice Protagonista

  •   Glenn Close (The Wife)

  •   Lady Gaga (A Star Is Born)

  •   Melissa McCarthy (Can You Ever Forgive Me?)

  •   WINNER Olivia Colman (The Favourite)

  •   Viola Davis (Widows)

 

Miglior Regia

  •   Spike Lee (BlacKkKlansman)

  •   Paweł Pawlikowski (Cold War)

  •   Yorgos Lanthimos (The Favourite)

  •   WINNER Alfonso Cuaron (Roma)

  •   Bradley Cooper (A Star Is Born)

 

Miglior Film

       BlacKkKlansman

       The Favourite

       Green Book

       WINNER Roma

       A Star Is Born

 

Migliori Costumi

       The Ballad of Buster Scruggs

       Bohemian Rhapsody

       WINNER The Favourite

       Mary Poppins Returns

       Mary Queen of Scots

 

Miglior Film Straniero

       Capernaum

       Cold War

       Dogman

       WINNER Roma

       Shoplifters

Migliori Effetti Speciali

       Avengers: Infinity War

       WINNER Black Panther

       Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

       First Man

       Ready Player One

Miglior Debutto

  •   Apostasy

  •   WINNER Beast

  •   A Cambodian Spring

  •   Pili

  •   Ray & Liz

Miglior Fotografia

•     Bohemian Rhapsody

  •   Cold War

  •   The Favourite

  •   First Man

  •   WINNER Roma

 

Miglior Attore Non Protagonista

  •   Adam Driver (BlacKkKlansman)

  •   WINNER Mahershala Ali (Green Book)

  •   Richard E. Grant (Can You Ever Forgive Me?)

  •   Sam Rockwell (Vice)

  •   Timothée Chalamet (Beautiful Boy)

Miglior Sceneggiatura Originale

  •   Cold War

  •   WINNER The Favourite

  •   Green Book

  •   Roma

  •   Vice

Miglior Colonna Sonora

  •   BlacKkKlansman

  •   If Beale Street Could Talk

  •   Isle of Dogs

  •   Mary Poppins Returns

  •   WINNER A Star Is Born

 

Miglior Sceneggiatura Non Originale

  •   WINNER BlacKkKlansman

  •   Can You Ever Forgive Me?

  •   First Man

  •   If Beale Street Could Talk

  •   A Star Is Born

EE Rising Star

  •   Barry Keoghan

  •   Cynthia Erivo

  •   Jessie Buckley

  •   Lakeith Stanfield

  •   WINNER Letitia Wright

Miglior Attrice non protagonista

  •   Amy Adams (Vice)

  •   Claire Foy (First Man)

  •   Emma Stone (The Favourite)

  •   Margot Robbie (Mary Queen of Scots)

  •   WINNER Rachel Weisz (The Favourite)

Miglior Trucco

  •   Bohemian Rhapsody

  •   WINNER The Favourite

  •   Mary Queen Of Scots

  •   Stan & Ollie

  •   Vice

Miglior Documentario

  •   WINNER Free Solo

  •   McQueen

  •   RBG

  •   They Shall Not Grow Old

  •   Three Identical Strangers

Miglior Montaggio

  •   Bohemian Rhapsody

  •   The Favourite

  •   First Man

  •   Roma

  •   WINNER Vice

 

Miglior Sonoro

  •   WINNER Bohemian Rhapsody

  •   First Man

  •   Mission: Impossible – Fallout

  •   A Quiet Place

  •   A Star Is Born

Miglior Cortometraggio Inglese

  •   WINNER 73 Cows

  •   Bachelor

  •   The Blue Door

  •   The Field

  •   Wale

Miglior Corto d’animazione Inglese

  •   WINNER Roughhouse

  •   I’m OK

  •   Marfa

Miglior Scenografia

  •   Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald

  •   WINNER The Favourite

  •   First Man

  •   Mary Poppins Returns

  •   Roma

Miglior Film Inglese

  •   Beast

  •   Bohemian Rhapsody

  •   WINNER The Favourite

  •   McQueen

  •   Stan & Ollie

  •   You Were Never Really Here

Miglior Film d’animazione 

  •   Incredibles 2

  •   Isle of Dogs

  •   WINNER Spider-Man: Into The Spider-Verse

Anna Antenucci

Recap: BBC on YouTube
Immagine: How To Watch

Il Corriere – The Mule — La Recensione

Sì, viaggiare… Con Clint Eastwood alla guida

Earl Stone non è il padre perfetto, o il marito perfetto. Non ci va neanche vicino. Ma quando si presentano gravi problemi economici e sono a rischio non solo il suo orgoglio e la sua attività, ma anche il benestare di parenti e amici, Earl decide di prendere la situazione in mano, diventando il corriere di punta di un cartello della droga messicano.

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Clint Eastwood torna ancora una volta sul grande schermo – qui in tripla veste: regista, produttore e protagonista della pellicola – per farci dono di un film sorprendente sotto ogni punto di vista.

Guardando il trailer, difficilmente si colgono il tono e la vera essenza dell’ultima fatica del cineasta di American Sniper e Gran Torino: anzi, si viene quasi (volontariamente) sviati da quel che troveremo poi in sala.

Ne Il Corriere – The Mule – basato su una storia vera pubblicata in un articolo del New York Times, The Sinaloa Cartel’s 90-Year-Old Drug Mule – viaggiamo in compagnia di Tata (così lo chiamano i “brutti-ceffi-che-poi-tanto-malvagi-non-sembrano” del cartello) per un’America retrodatata – ma per niente lontana da quella attuale -, scoprendo assieme ad Earl un mondo di possibilità in un paese tappezzato di etichette e stereotipi, ma nessuno davvero funzionale ed esclusivo.

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Lo stesso Earl passa dall’essere un padre e un marito negligente, all’assumere l’improbabile ruolo di corriere della droga, per poi spendere i soldi guadagnati per salvare attività in fallimento (tra cui la sua) e pagare l’open bar al matrimonio della nipote.

Un viaggio su quattro ruote, quelle del fedele furgoncino con cui Earl ha camminato tanto in passato, e che non gli è mai costato nemmeno una multa (fino a quando non sarà ora di sostituirlo con un mezzo più moderno); un viaggio tra i fast food e gli hotel, luoghi di gratificazioni istantanee, ma anche di riscoperta delle piccole gioie della vita; un viaggio per l’America dei giovani, dei vecchi, dei “neri” e delle “lesbiche”, in una realtà che porterà Earl a rivalutare le scelte del passato alla luce di ciò che gli rivela il presente.

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Ciò che stupisce maggiormente di The Mule è però la leggerezza, l’ironia, l’assenza di giudizi con cui Eastwood riesce a raccontare e mettere in scena tutto ciò che compone la parabola esistenziale di un uomo che amava e capiva i fiori più delle persone, e che al termine di questo road movie finirà invece per dimostrarsi il personaggio più carico di umanità: giunto alla consapevolezza che il tempo non è mai veramente alla mercè degli uomini, cercherà di redimersi e ricostruire un rapporto con la propria famiglia (la figlia Iris è interpretata proprio da Alison Eastwood, figlia dell’attore nella vita reale), e tenterà di impedire che altri commettano i suoi stessi errori, a partire dall’agente dell’FBI che gli dà caccia (Bradley Cooper), fino al nipote del capo del cartello (Ignacio Serricchio).

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Così Tata e spettatore capiranno l’importanza del guardarsi attorno, prima di partire alla disperata ricerca di un qualcosa che, forse, non siamo poi così disposti a trovare. O almeno, non a discapito di tutto il resto.

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Il Corriere – The Mule è distribuito da Warner Bros. Pictures, e sarà dal 7 Febbraio al cinema.

Laura Silvestri

 

Info


Titolo Originale: The Mule


Data di Uscita: 7 Febbraio 2019


Durata: 114'


Regia: Clint Eastwood



Con:


Clint Eastwood, Bradley Cooper,


Michael Peña, Taissa Farmiga,


Allison Eastwood, Dianne Wiest,


Laurence Fishburne, Andy Garcia


Distribuzione: Warner Bros.Pictures

Avengers: Endgame – Nuovo TV Spot Dal Super Bowl

Durante la cinquantatreesima edizione del Super Bowl è andato in onda un nuovo tv spot di Avengers:Endgame, in uscita il prossimo Aprile.

Qui sopra potete vedere lo spot, pubblicato sull’account Twitter ufficiale della Marvel Entertainment.

“Culmine di 22 film interconnessi, il quarto episodio della saga di Avengers trascinerà gli spettatori verso il punto di svolta di questo viaggio epico. I nostri amati eroi capiranno davvero quanto fragile sia la realtà e quali sacrifici debbano essere fatti per preservarla.”

Nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Paul Rudd, Jeremy Renner, Mark Ruffalo, Don Cheadle, Josh Brolin, Karen Gillan, Bradley Cooper, Evangeline Lilly, Brie Larson, etc.

Laura Silvestri