Hai una citazione sulla base della quale vivi la tua vita o a cui pensi spesso?
In questo mondo non esistono coincidenze, esiste solo l’inevitabile – xxxHOLiC
Hai una citazione sulla base della quale vivi la tua vita o a cui pensi spesso?
In questo mondo non esistono coincidenze, esiste solo l’inevitabile – xxxHOLiC
La minaccia dei terribili maialini verdi sembra essere un brutto e lontano ricordo all’Isola degli Uccellini. I suini avanzano una sincera proposta di tregua, ma il burbero Red non si adagia all’idea di una pace perpetua, infatti… il pericolo non è cessato, ed è più glaciale che mai.

Dopo un primo strampalato episodio datato 2016, in Angry Birds 2 – Nemici Amici Per Sempre tornano alla carica i “pennuti arrabbiati” di Rovio Entertainment, arrivati direttamente dal celebre giochino che di certo quasi tutti hanno avuto, seppur per un brevissimo periodo, all’interno del proprio smartphone. Grazie all’irascibile ma coraggioso Red, l’Isola degli Uccellini sembra essere adesso finalmente al sicuro, e il sopracciglione deve pian piano arrendersi all’eventualità di una “pensione forzata”. Eppure, non è ancora del tutto convinto da questa strana armonia ritrovata.
E ci aveva visto giusto, Red, ma questa volta il pericolo non proviene dall’Isola dei Maialini: gli uccellini vengono travolti da enormi ammassi di ghiaccio, e sta al nuovo eroe dell’isola fermare chiunque si celi dietro questo attacco. Certo, non è da solo: con lui gli strambi compagni già conosciuti in precedenza, insieme all’incredibile collaborazione dei maialini; ha inizio un esilarante percorso ad ostacoli che porterà i nostri protagonisti a capire quanto sia importante la solidarietà e il lavoro di squadra.
I personaggi ci vengono presentati con delle entrate alla stregua di uno spy movie di tutto rispetto: Chuck, giallissimo e velocissimo; Bomb che (come suggerisce il nome) può letteralmente esplodere in qualsiasi momento, nonché appena uscito dalla prigione… della sua cameretta; si aggiungerà alla squadra Silver, la sorella di Chuck, una geniale studentessa di ingegneria, che però non sembra avere grande “affinità” con Red. Completano il tutto i maialini più nerd e tecnologici di sempre, che sembrano essere venuti fuori direttamente da un centro assistenza Apple.

La minaccia ha un volto tanto sorprendente quanto plausibilissimo: Zeta, regina viola dell’Isola delle Aquile, vuole vendicarsi di una delusione amorosa subita in gioventù, e avere finalmente ciò che si merita, ovvero una bella vita sotto il sole tropicale delle isole sottratte ad uccellini e maialini; forse eccessivamente rancorosa, ma come non capire una donna offesa e umiliata, oltraggiata, che cerca riscatto?!?
Il pennuto rosso e sopraccigliuto dovrà faticare non solo per risolvere la situazione, ma anche per impararare a collaborare, cosa non facile per lui, terrorizzato dall’idea di tornare ad essere un reietto. La sua paura di sentirsi di nuovo solo, diverso, l’aveva superata solo grazie ai suoi atti eroici, alla sua coraggiosa leadership, e non vuole rischiare di mandare tutto in frantumi; ma è necessario darsi man forte per superare le avversità.
La trama principale è arricchita una side story portata avanti da pulcini, tre teneri batuffoli color pastello, che ritrovandosi a dover salvare e proteggere delle uova, hanno anche il loro importante ruolo nella vicenda, fatto di dolcezza e senso di responsabilità.

Angry Birds 2 è un film animato non particolarmente innovativo o illuminante, ma senza alcun dubbio divertente, e d’altronde non poteva essere altrimenti, avvalendosi di Thurop Van Orman – autore della scapestrata serie animata Adventure Time – alla regia . Con una storia sufficientemente omogenea, densissima di colori, è adattissimo a questa nuova generazione di bimbi moderni, più avveduti, svegli e smaliziati. Insospettabilmente potrebbero divertirsi anche i più grandi, soprattutto grazie ad una colonna sonora degna di nota, quasi da “effetto nostalgia”, ben integrata con il disegno narrativo, capace di strappare spesso una risata tramite tempistiche azzeccatissime.
“Ma pensa te!”

Angry Birds 2 è al cinema dal 12 settembre.
Cristiana Carta
Info Titolo Originale: The Angry Birds Movie 2 Durata: 96’ Data di Uscita: 12 Settembre 2019 Regia: Thurop Van Orman, John Rice Con: (voci) Jason Sudeikis, Peter Dinklage, Josh God, Leslie Jones, Bill Hader, Rachel Bloom Distribuzione: Sony Pictures Italia / Warner Bros. Pictures Italia
Sei individui senza apparenti connessioni tra loro rimangono intrappolati in una finzione sin troppo reale: dopo aver ricevuto delle misteriose scatole di forma cubica, vengono convinti dagli altrettanto misteriosi artefici dell’enigma a prender parte ad una escape room. Quello che però non sanno, è che saranno le loro stesse vite ad essere in gioco.

Ve ne parlavamo ai tempi dell’uscita in sala del film, e ve ne torniamo a parlare oggi in occasione della sua recente release home video: Escape Room di Adam Robitel è la pellicola ideale per passare un pomeriggio all’insegna del puro intrattenimento.
L’edizione in DVD dell’horror thriller contiene un disco che comprende film e contenuti speciali, con cinque tracce audio disponibili (Inglese, Inglese per non udenti, Italiano, Russo e Ucraino) e sottotitoli in dodici lingue (Inglese, Inglese per non udenti, Italiano, Russo, Ucraino, Danese, Estone, Finlandese, Lettone, Lituano Norvegese e Svedese).
La durata del lungometraggio è di 96 minuti, in Anamorphic Widescreen 2.39:1, mentre tra i contenuti speciali potete trovare, tra quelli elencati qui sotto, anche un inizio e un finale alternativo per la storia.

Ma vediamo cosa ci riserva la sezione degli extra.
Il primo tra i contenuti speciali riguarda il luogo dove avviene la magia, ovvero il set.
«Questi set sono un’incredibile ispirazione, ogni volta che entravi in uno di questi posti e vedevi il lavoro che c’era dietro… Volevi solo esserne all’altezza; non volevi sprecare tutto il lavoro di pre-produzione che c’era dietro per una performance che non era all’altezza» spiega Deborah Ann Woll (Amanda Harper).
«I precedenti film di Adam sono piuttosto spaventosi. Quindi credo sia piuttosto bravo nel creare quel tipo di ambiente minaccioso e claustrofobico» aggiunge Ed Thomas, scenografo del film.
Preparatevi dunque a fare un viaggio attraverso la maestria e le tecniche di illusione che aiutano a costruire l’atmosfera di Escape Room.
La seconda featurette vede i membri del cast parlare della propria esperienza durante le riprese del film, e la produzione si unisce al coro.
«Mi hanno strangolato a morte. Sono stato strangolato a morte così tante volte in questo film… Non una, non due, forse tre, quattro volte, o chi lo sa, anche fuori campo!» racconta Logan Miller (Ben Miller) gesticolando.
E dato che c’è sempre una prima volta, come dice il proverbio, Nick Dodani (Danny Khan), che non aveva mai nuotato prima, è stato addirittura “trascinato tre metri sott’acqua” per la scena in cui il suo personaggio cade nel ghiaccio: «Ero lì a morire sott’acqua!» ricorda scherzosamente Dodani.
Il successivo extra propone agli spettatori le scene eliminate del film, più l’inizio e il finale alternativo che vi avevamo anticipato. Vi riportiamo solo i titoli delle scene per non rovinarvi la sorpresa.
L’ultimo dei contenuti speciali è il trailer di Searching, il film scritto, diretto e prodotto da Aneesh Chaganty e con protagonista John Cho (David Kim) un padre alla disperata ricerca della figlia scomparsa. L’intera vicenda è mostrata dalle telecamere degli apparecchi elettronici presenti nella scena, come pc e smartphone. La pellicola fu presentata al Sundance Festival dello scorso anno.
La Redazione
Info Titolo Originale: Escape Room Durata: 99' Regia: Adam Robiole Con: Taylor Russell, Logan Miller, Deborah Ann Woll, Jay Ellis, Tyler Labine, Nik Dodani, Yorick van Wageningen Distribuzione: Warner Bros.

Festival Internazionale di Cortometraggi
BANDO DI CONCORSO 2019
IX edizione
Il Roma Creative Contest, Festival Internazionale di cortometraggi realizzato dalla casa di produzione Image Hunters, presenta il bando di concorso per la IX edizione che si svilupperà dal 12 al 15 settembre 2019 a Roma.
Fino al 15 agosto, attraverso la piattaforma online FilmFreeWay, sarà possibile iscrivere il proprio cortometraggio alla IX edizione del Festival che dal 2014 vanta, come Presidente Onorario, il regista Premio Oscar® Giuseppe Tornatore e ha lanciato decine di registi emergenti italiani, da Gabriele Mainetti, vincitore della seconda edizione con Tiger Boy, a Sydney Sibilia, Piero Messina, Alessio Lauria, Valerio Vestoso, Alessandro Capitani e Davide Gentile. Attraverso i premi del contest sono stati prodotti ad oggi nove cortometraggi, tra cui Thriller di Giuseppe Marco Albano, vincitore del David di Donatello 2015, How to save your darling di Leopoldo Caggiano, Manhunt diretto da Brando Bartoleschi realizzato in collaborazione con Rai Cinema, Ratzinger vuole tornare di Valerio Vestoso, e Cose dell’altro mondo di Lorenzo Di Nola.
Quest’anno la IX edizione del Roma Creative Contest propone sei sezioni competitive e premi in denaro, prodotti e servizi per un valore complessivo di 50.000 euro. Sarà inoltre possibile partecipare alla V edizione dello Screenplay Contest, il concorso di sceneggiature dedicato ad autori emergenti e alla IV edizione del Pitch in the Day, evento ideato dal magazine cinematografico Opere Prime, che offre agli autori la possibilità di incontrare i migliori produttori italiani e proporre la propria storia.
La IX edizione del Roma Creative Contest premierà le categorie: Miglior Corto Italiano, Miglior Corto Internazionale, Miglior Corto d’Animazione, Miglior Corto Documentario, Miglior Videoclip, Miglior Corto Virtual Reality e Premi del Pubblico (Italiano, Internazionale, Animazione e Documentario). Per la sezione Corti Italiani di Finzione, verranno inoltre assegnati i seguenti premi tecnici: Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore, Migliore Attrice, Miglior Fotografia e Migliore Musica Originale.
Leone Film Group sarà presente per il terzo anno consecutivo al Roma Creative Contest: un vincitore, scelto tra i corti selezionati nella sezione italiana del Festival, riceverà un premio di 1.000 euro e la Leone Film Group avrà 60 giorni di tempo per valutare se acquisire tutti i diritti di elaborazione del cortometraggio vincitore, e/o acquisire in esclusiva le prestazioni di soggettista, sceneggiatore e/o regista degli autori in relazione all’opera successiva al cortometraggio vincitore del Premio Leone Film Group.
L’iscrizione dei cortometraggi avverrà esclusivamente attraverso la piattaforma FilmFreeWay al seguente link: https://filmfreeway.com/festival/RomaCreativeContest
Tutti i cortometraggi verranno visionati dalla Direzione Artistica del Festival che selezionerà dai 25 ai 35 cortometraggi in totale. Le opere verranno presentate e proiettate durante le serate dell’evento e verranno scelti i finalisti delle rispettive sezioni. Nella serata finale verranno premiati i vincitori scelti dalla giuria. I Premi del Pubblico saranno assegnati in base a votazioni su scheda che effettuerà il pubblico stesso in sala durante le serate.

Il Roma Creative Contest, si svolge con il Patrocinio della Commissione Europea, della Regione Lazio, della Roma Lazio Film Commission e dell’Assessorato alla Crescita culturale del Comune di Roma, nel tempo ha consolidato una costante attività di talent scouting, dal 2011 a oggi si è affermato come uno delle più importanti realtà festivaliere in Italia. Il Festival si avvale inoltre della collaborazione con prestigiosi partner tra cui Rai Cinema, Leone Film Group e Luce Cinecittà.
SEZIONI COMPETITIVE –
CORTI DI FINZIONE ITALIANI (aperta ai cortometraggi italiani di finzione realizzati dopo il 1 gennaio 2017 della durata massima di 20 minuti); –
CORTI DI FINZIONE INTERNAZIONALI (aperta ai cortometraggi di finzione provenienti da tutto il mondo realizzati dopo il 1 gennaio 2017 e della durata massima di 20 minuti); –
CORTI DI ANIMAZIONE INTERNAZIONALI (aperta ai cortometraggi di animazione in 2D, 3D o stop-motion provenienti da tutto il mondo, realizzati dopo il 1 gennaio 2017 e della durata massima di 20 minuti); –
CORTI DOCUMENTARI INTERNAZIONALI (aperta ai cortometraggi documentari di finzione provenienti da tutto il mondo realizzati dopo il 1 gennaio 2017 e della durata massima di 20 minuti); –
CORTI IN VIRTUAL REALITY (aperta ai cortometraggi di qualunque genere realizzati con la tecnica del Virtual Reality 360, provenienti da tutto il mondo realizzati dopo il 1 gennaio 2017 e della durata massima di 20 minuti); –
VIDEOCLIP (aperta ai videoclip musicali provenienti da tutto il mondo realizzati dopo il 1 gennaio 2017).
DEADLINE E TASSE D’ISCRIZIONE
Late Deadline – 15 luglio 2019 – 7$
Extended Deadline – 15 agosto 2019 – 8$
Lo Screenplay Contest, quest’anno alla sua V edizione e presieduto da Barbara Petronio, è il concorso di sceneggiature dedicato ad autori emergenti under 35 (italiani e stranieri) che propone lo sviluppo di una sceneggiatura per un corto della durata massima di 5 minuti, su una traccia fornita dal Roma Creative Contest il giorno stesso dell’evento. I partecipanti avranno otto ore di tempo per scrivere lo script e consegnarlo. La miglior sceneggiatura verrà premiata con la realizzazione del progetto da parte di Image Hunters in collaborazione con Rai Cinema, Laser Film, Redigital, Luxor e Officinema.
Il concorso Pitch in the Day 2019, ideato dal magazine cinematografico Opere Prime, è il primo speed-date italiano in salsa cinematografica durante il quale venti autori emergenti incontrano le migliori menti produttive italiane, tra cui Cattleya (Gomorra La Serie, Suburra, ecc.), Paco Cinematografica (La Migliore Offerta, La Corrispondenza, ecc.), Cinemaundici (Anime Nere, La bellezza del somaro, ecc.), Kimera Film (Non essere Cattivo, Et in terra pax, ecc.), Indiana Production Company (Il capitale umano, Un posto sicuro) e tanti altri. L’evento offre agli autori la possibilità di incontrare i produttori italiani e proporre la propria storia. Il tutto a conferma del successo di una prima edizione, quella del 2016, che ha destato un vasto interesse a livello nazionale con quasi 200 partecipanti provenienti da ogni parte di Italia. Nel 2017 Alessandro Tonda ha firmato il suo primo contratto da autore con Notorious Pictures, grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del Pitch in the Day.
Link utili:
Iscrizione alla IX edizione del Roma Creative Contest:
https://filmfreeway.com/festival/RomaCreativeContest
Iscrizione allo Screenplay Contest 2019:
https://filmfreeway.com/festival/RomaScreenplayContest
Iscrizione al Pitch in the Day 2019:
https://opereprime.org/pitch-in-the-day-2019/
La Redazione
La vita di Reginald Dwight e la carriera di Elton John si fondono sul grande schermo in un film folle e travolgente, proprio come il suo protagonista.

Per chi se lo stesse chiedendo, non ci saranno riferimenti a Bohemian Rapsody in questo pezzo. Oltre al fatto di condividere genere (biopic musicale) e regista, i due film vanno visti come entità totalmente separate, e continuare imperterriti in un paragone tra le parti non sarebbe giusto nei confronti di nessuna delle pellicole in questione.
Detto questo, permetteteci di andare avanti ed elogiare quello che secondo noi è un più che riuscito tentativo di portare sul grande schermo la complicata quanto affascinante vita dell’iconico cantautore londinese, Sir Elton Hercules John, all’anagrafe Reginald Kenneth Dwight.
Rocketman esplora non solo l’aspetto professionale, ma anche e soprattutto il profilo personale di John, dando a vedere quanto il secondo abbia influenzato e dato forma – volente o nolente – al primo, con tutte le mancanze, le insicurezze e i traumi che ha dovuto sopportare fin da bambino. Partendo da un padre indifferente e disinteressato e da una madre egocentrica e fin troppo schietta (davvero degna di nota la prova attoriale di Bryce Dallas Howard), andando avanti con il peso del proprio essere “diverso” dagli altri ragazzi, del possedere una certa “stramberia” dal carattere inespugnabile, fino al sentirsi completamente solo anche quando circondato da centinaia di persone – grazie anche ai continui tradimenti del suo manager/amante John Reid (Richard Madden) una volta raggiunta la fama -, Reggie (interpretato da uno strabiliante Taron Egerton) prova incessantemente a gettarsi tutto alle spalle, in modo da poter costruire questa sorta di bizzarro personaggio il cui superpotere risiede nella sua unicità.

«Devi cancellare chi sei per divenire chi vuoi essere davvero», gli viene detto a un certo punto nel film. E Reggie si convince che è così stanno davvero le cose: che, nonostante il talento, quel ragazzo dai buffi ma timidi modi di fare che intonava un’ancora abbozzata Your Song seduto al pianoforte di casa non potrà mai sfondare senza qualche piccolo cambiamento, senza scendere a compromessi. Soltanto che le mezze misure non sono mai state nel suo stile, e mai lo saranno… È cosi che Elton – come verrà conosciuto in tutto il mondo – si farà presto prendere la mano dall’esilarante euforia generata dalla fama, dai soldi e dallo showbiz, e cadrà in una spirale di alcool, droga e comportamenti al limite (e spesso oltre) dell’accettabile, che lo farà definitivamente precipitare nell’oblio più oscuro.
Fletcher e il suo team sono abili nel raccontare tutto questo attraverso colori sgargianti, sequenze psichedeliche e rocambolesche, esagerate come lo è il loro soggetto, con vistosi costumi ed elaborate coreografie. Ma mostrano anche una certa destrezza nel dare una visione più discreta, intimistica di Dwight, quando necessario. E, ovviamente, le musiche più familiari dell’artista sono astutamente inserite in momenti chiave della pellicola, pronte a contrassegnarne le tappe fondamentali.
Perché una Tiny Dancer nel momento in cui crede di aver perso l’indivisa attenzione di Bernie, l’amico di sempre – un Jamie Bell capace di giocarsela quasi a pari merito con Egerton in quanto a presenza scenica – o una Goodbye Yellow Brick Road nell’ultimo atto, a mo’ di saluto a sé stesso, a ciò che era diventato e che deve ora abbandonare per poter tornare alle origini, non possono non catturare e raggiungere lo spettatore – fan o meno del cantante -, (in)trattenendolo in un mondo fatto sì di piume, brillantini e assurdi occhiali da sole, ma anche di vere, forti e tangibili emozioni.

Rocketman sarà nelle sale italiane a partire dal 29 Maggio.
Laura Silvestri
Info Titolo: Rocketman Durata: 121' Data di Uscita: 29 Maggio 2019 Regia: Dexter Fletcher Con: Taron Egerton, Richard Madden Bryce Dallas Howard, Jamie Bell Distribuzione: 20th Century Fox
Arriva sul grande schermo la rivisitazione in live action di uno dei classici disney più amati di sempre: Aladdin è un ladruncolo che scorrazza per la città di Agrabah, e si innamora perdutamente di Jasmine, che scoprirà essere la figlia del Sultano. Torneranno la famigerata lampada magica, il tappeto volante, la scimmietta Apu e, ovviamente, l’istrionico e incontenibile Genio della Lampada.

Da qualche anno a questa parte, l’annuncio di un classico targato Disney pronto a prendere le nuove vesti del live action sembra divenuto ormai un appuntamento fisso. Nella fattispecie, parliamo di Aladdin, che arrivava al Cinema nel 1992: inserito nel periodo del cosiddetto “Rinascimento Disney” ha contribuito a risollevare le sorti della casa di Topolino, all’indomani di un brusco declino.
Ventisei anni più tardi, riprende vita con la regia di Guy Ritchie(Sherlock Holmes, King Arthur).

Per quei pochi che hanno vissuto su un veliero in mare aperto o magari i troppo piccini per ricordare, la trama si sviluppa intorno ad Aladdin (Mena Massoud), un ragazzo che vive di furti ed espedienti ad Agrabah; girovagando per le strade della città incontra la bella Jasmine (Naomi Scott), nei guai perché beccata da un mercante a dare il suo pane ad un ragazzino affamato – senza averlo prima pagato. Il giovane ladro non sospetta minimamente che quella splendida ragazza sia in realtà la figlia del Sultano, e Aladdin si ritrova catturato dalle guardie, capitanate dall’arrogante Jafar (Marwan Kenzari).
Quest’ultimo ha messo in moto un piano per diventare Sultano, e costringe il prigioniero a recuperare la leggendaria Lampada magica: si dice che sfregare la lampada liberi il Genio, il quale è tenuto ad esaudire ben tre desideri, formulati da chiunque lo abbia richiamato. Così il ladro farà la conoscenza del teatrale Genio della Lampada (interpretato da Will Smith). Sarà quindi Aladdin ad ottenere i desideri, e non perderà l’occasione per poter diventare un vero principe di una città fittizia. Ottiene così una legittimazione per poter frequentare la principessa, ma non potrà fingere a lungo, né con Jasmine né tantomeno con sé stesso.

In questo intreccio di desideri, accecante sete di potere e voglia di libertà, sono pochi i cambiamenti portati da Ritchie: quasi più del nostro protagonista, si rende fulcro del film Jasmine, forte e indipendente, insofferente verso chi vorrebbe prendere decisioni al suo posto, scegliere per lei, renderla un oggetto; per questo motivo avrebbe forse meritato quel poco di caratterizzazione in più; ottimo però l’inserimento della dama di corte/migliore amica, un personaggio delizioso, sempre al fianco della principessa con simpatia e leggerezza.
Il bisogno di essere finalmente libero dilania anche il Genio, la cui interpretazione data da Smith per buona parte non delude, regalando parecchie risate ma anche attimi di tenerezza… e risiede qui una delle licenze prese rispetto alla versione originale.
Per chi freme dalla voglia di sapere quale sorte è toccata agli iconici brani, questi ci sono proprio tutti (Notti d’Oriente, Un Amico Come Me, Il Mondo è Mio, Principe Alì, etc.); qualche piccolo accorgimento è stato attuato ma senza affatto snaturare – al limite storcerà un po’ il naso chi ha bene in testa le versioni originali – . C’è semmai l’aggiunta di un emozionante pezzo cantato dalla Scott/Jasmine (Naomi Riveccio, finalista dell’ultima edizione di X Factor, nella versione italiana).

Di questo adattamento rimane sicuramente il tripudio di colori, un impatto visivo eccezionale – dalle imponenti distese desertiche agli abiti da sogno – di pari passo con una resa dinamica parecchio interessante (se ci si vuole scordare di alcuni momenti, forse eccessivamente “Bollywood”).
Aladdin è, soprattutto, per chi vuole immergergersi ancora una volta in questa fiaba luminosa e senza tempo, e per chi la riscoprirà adesso per la prima volta – magari decidendo di ripescare le “origini animate”.

Dal 22 Maggio al cinema.
Cristiana Carta
Info Titolo Originale: Aladdin Durata: 128' Data di Uscita: 22 Maggio 2019 Regia: Guy Ritchie Con: Mena Massoud, Naomi Watts, Will Smith, Marwan Kenzari Distribuzione: Walt Disney Pictures
Online il trailer ufficiale di Blinded By The Light, il film di Gurinder Chadha ispirato dalla musica e dai testi delle canzoni senza tempo di Bruce Springsteen, in uscita nelle sale italiane ad Agosto 2019.
La pellicola è prodotta da New Line Cinema in associazione con Levantine Films, Ingenious Media e Bend It Films, ed è distribuita da Warner Bros. Pictures.
“Blinded By The Light racconta la storia di Javed (Viveik Kalra), adolescente britannico di discendenza pakistana che vive nella città di Luton, Inghilterra, nel 1987. Nel mezzo dei tumulti razziali ed economici dell’epoca, scrive poesie come mezzo per sfuggire all’intolleranza della sua città e all’inflessibilità tradizionalista di suo padre. Ma quando un suo compagno di classe gli fa conoscere la musica del “Boss”, Javed scopre dei parallelismi con la sua vita da classe operaia nei potenti testi di Springsteen. Mentre Javed scopre una via d’uscita catartica ai suoi sogni repressi, comincia anche a trovare il coraggio di esprimersi con la sua voce unica. Basato sulle fortunate memorie di Sarfraz Manzoor, Greetings from Bury Park, Blinded by the Light è una gioiosa storia di coraggio, amore, speranza, famiglia e dell’abilità unica che la musica possiede per sollevare lo spirito umano.”
Nel cast del fim Viveik Kalra, Hayley Atwell, Rob Brydon, Kulvinder Ghir, Nell Williams, Dean-Charles Chapman e Aaron Phagura.
Laura Silvestri